Sono figlia di un’educazione rigida che i mie genitori hanno applicato sconfinando anche in materia alimentare, seguendo un dogma indiscutibile: la genuinità.
Ovvio che nell’epoca delle ribellioni, le mie preferenze si delineassero in netta antitesi con tutto quanto incamerato e si focalizzassero su una serie di cibi che non sto ad elencare, ma che a titolo esemplificativo, si potrebbero raggruppare sotto l’etichetta “poco sani”.
L’avvento dell’età della consapevolezza (!) ha registrato poi un’inversione di tendenza ed un riavvicinamento a quel dogma ..Tra quei cibi “poco ortodossi” primeggia sicuramente la maionese e le tante declinazioni possibili, quali l’insalata russa: così quando ho cominciato a cimentarmi con le prime preparazioni home made, mi sono presa le prime rivincite, preparando personalmente l’insalata russa e presentandola poi, a seconda delle stagioni, con le amate verdure (come farcia per i pomodori, i peperoni di taglia piccola, i cestini di zucchine o i fondi di carciofi).
Di recente l’onda salutista, ha offuscato il desiderio di preparare tali delizie, ma il vederle comparire* con l’insalata di riso, invece dell’insalata russa ha suscitato in me un moto di emulazione e così con le varianti del caso (amaranto in luogo del riso) eccole ritornare.
Superfluo forse, sottolineare che il riso o l’amaranto di turno possono cedere il passo anche all’orzo o alla quinoa ed i carciofi si possono anche mantenere integri (dopo aver debitamente eliminato le parti fibrose) e trasformarsi da sfizioso finger food in goloso piatto unico.
Fondi di carciofo con insalata di amaranto e carote
Ingredienti x 4
8 carciofi
50 g circa amaranto (commercio equo e solidale)
2 carote piccole
sale / olio e.v. o.
Preparazione. Lavare in acqua corrente l’amaranto e far cuocere in due parti di acqua salata per 25/30’ dall’ebollizione, senza mescolarlo e lasciarlo riposare 10 minuti dopo la cottura a pentola coperta, per permettere ai chicchi di gonfiarsi. Scolarlo e irrorarlo con un filo d’olio (per evitare che diventi troppo gealtinoso).
Mondare i carciofi, prelevando i fondi (la restante parte edibile, può essere utilizzata per un risotto) e raccoglierli mano a mano in una bacinella di acqua acidulata con del succo di limone.
Far cuocere i fondi di carciofi in acqua bollente salata per 7/10’. Intanto mondare le carote, grattugiarle e irrorarle con il succo di limone, per evitare che anneriscano. Unire l’amaranto alle carote, regolare di sale e condire con l’olio.
Farcire i fondi di carciofi ben sgocciolati e servire guarnendoli con foglie di carote.*[Liberamente tratti da La Cucina del Corriere della Sera]
Scheda – Amaranto
L'Amaranto, un grano prezioso dell’India è originario del centro America, dove costituiva un elemento basilare per l'alimentazione delle popolazioni amerinde già 3000 anni fa.
L’amaranto, conosciuto in India come ramdana, ossia il “buon grano”, è uno tra i grani più antichi, è simile alla quinoa, produce grani sferici e brillanti racchiusi in bellissime spighe rosso porpora, particolarmente ricchi di apporti nutritivi: fibre, proteine e ferro, solitamente scarso nelle diete vegetariane. In India per esempio, dove un'altissima percentuale di bambini soffre di carenza di ferro, spesso vengono inserite nella dieta le foglie di amaranto, che ne contengono molto più degli spinaci.
L’amaranto è naturalmente privo di glutine ed è per questo adatto ad adulti e bambini. Il gusto è gradevole e particolare, sia da solo che accompagnato con verdure o altri cereali.
Come il grano saraceno e la quinoa, non fa parte delle graminacee e non è propriamente definibile «cereale», ma i suoi grani preziosi vengono assimilati ad un cereale ed utilizzati come tali; le sue foglie invece vengono impiegate analogamente a quelle degli spinaci.
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Che buono! Bello, sano, semplice! ottima idea per finire il sacchetto di amaranto che ho in dispensa. Grazie, le tue ricette sono una fonte d'ispirazione continua.
RispondiEliminaUna ricetta sana e nutriente, bellissima presentazione, complimenti.Ciao Daniela.
RispondiEliminal'amaranto è un (non)cereale molto versatile, soprattutto come legante per questi ripieni vegetariani!sani e allo stesso tempo golosi, alla faccia della maionese!
RispondiEliminabellissima la ricetta...
RispondiElimina..tempo addietro avevo provato a cucinare anch'io l'amaranto...ma mi sa che non l'ho cotto abbastanza...ehm...era un pochino duretto!!!Ma ora con le tue indicazioni saprò rifarlo "adeguatamente" ;P
Ritrovo nella foto i ciuffetti della parte visibile delle carote. Hai mai assaggiato le foglie di amaranto? Non so se si trovano in Italia, ma mi fa piacere che si trovino questi grani particolari. Mi piace molto la foto con i piccoli chicchi sparsi sulla superficie.
RispondiEliminaUn ripieno davvero molto originale per questi carciofi! è un cereale che non conoscevamo, ma che c intriga molto dopo la tua descrizione!
RispondiEliminabellissima idea per questo piatto!
bacioni
sei l'unica che riesca a farmi trovare ancora una ragione per comprare quella rivista :-)
RispondiEliminaale
@Alessandra: trovo l’amaranto molto versatile in cucina
RispondiElimina@Daniela: è un’entrée che si può trasformare in un goloso piatto unico
@Giò: perfetto!
@UnaZebraPois: non hai seguito le indicazioni sul pacchetto? Quando ti sei accorta che era duretto, non potevi prolungare la cottura?
@Simona: proprio tu mi parlasti per la prima volta delle foglie ….
@manuela e silvia: associato alle verdure è fantastico
@alessandra (raravis) : non ci credo ….
una ricetta particolare e una presentazione speciale!! complimenti!
RispondiEliminaMolto particolare questa ricetta, abbiamo comprato l'amaranto recentemente e ci piacerebbe sperimentarlo proprio prendendo spunto da te!
RispondiEliminaBaci da Sabrina&Luca
Lenny! L'amaranto, finalmente qualcuno che mi spiega cos'è!!!
RispondiEliminaL'amaranto in una bella versione. Lo conosco poco e mi sono ripromesso all'occorrenza di comprarlo. Mi piace il piatto, si presta secondo le esigenze ad un insolito antipasto o come piatto unico anche. Come sempre bella ed elegante la preparazione. Per l’età della consapevolezza che dirti, faccio anche io maggiore attenzione, per cadere poi con entrambi i piedi in momenti di sregolatezze per dolci&affini!! E'una mia pecca! ehehehe
RispondiEliminaL'a,aranto è una di quelle cose che mi riprometto di provare e poi ogni volta dimentico! ...mi piace questa preparazione...sempre presentata benissimo!:)
RispondiEliminaDavvero una buona interpretazione! Sai che l'amaranto l'ho sempre mangiato solo sotto forma di barretta dolce?! dovrò rimediare ;)
RispondiEliminacaspita, c'è proprio sempre da imparare, bellissima la ricetta e grazie per la spiegazione. Bacio, Ale
RispondiEliminainteressantissimo questo post!!!
RispondiEliminaNon conscvo l'amaranto.
Sai quanto io ami l'amaranto vero?Appena torno questa ricetta em la faccio di sicuro!
RispondiEliminabacione
tu sei davvero geniale lenny questa preparazione unisce bellezza estetica alla bonta di questa preparazione cosi particolare e gustosa!!abci imma
RispondiEliminaLenny, ma ti sei tramutata in Milena! eheh
RispondiEliminaComunque vedo che la tua maestria è rimasta inalterata... ricetta magnifica!
bacetti
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grande ricetta la tradizione (per me) con la novità (sempre per me) ho comperato l'amaranto ma giace nel mio armadio da un pò e questa ricetta può servire a risvegliarlo :-) ciao Ely
RispondiEliminaChe foto bellissima, minimalista e raffinata come te e come questa bella ricetta, che mi ha fatto venire voglia di sperimentare l'amaranto, che, come la quinoa, rimane, per me, un'incognita!
RispondiEliminanon ho mai provato l'amaranto, ma vedo che a te riesce una meraviglia, anche incuriosirmi..... provvederò, poi ti racconterò l'esperienza!
RispondiEliminaciao lenny!
Benvenga l'educazione rigida allora! E' la base di una vita sana, gustosa e, perché no? - felice!
RispondiEliminaUn bacione
Ecco magari se la servivi in un cucchiaio era l'ideale per la mia raccolta http://www.saleepepequantobasta.com/2010/02/il-gusto-in-un-cucchiaioper-festeggiare.html, ma partecipi o no? Non mi hai fatto sapere nulla
RispondiEliminaComplimenti per questi deliziosi fondi di carciofo! Una vera golosità!
RispondiEliminaUn bacio e buona serata
Mai provato l'amaranto!!! Aimè....
RispondiEliminaSono rimasta molto colpita dalla ricetta precedente,ne ho sentito parlare molto anche io dai miei nonni e mia mamma di queste cicerchie,ma mai sono riuscita ad assaggiarle,adesso mi rievochi alla mente tanti ricordi... Chissà se il grande portale di internet mi offre la possibilità di reperirlo... Grazie per i consigli su come cucinarlo!
Io che sono anemica dovrei fare grosse scorte di amaranto, la prossima volta che vado in un negozio bio lo prendo senz'altro!
RispondiEliminaGrazie per il prezioso spunto, un bacio.
come ti capisco in fatto di educazione!!!!! devo dire però che se il risultato sono queste ricettine.... bè spero che funzioni anche con me!!!! sono bellissimi e devono essere buonissimi nella loro genuinità!!!!
RispondiEliminaComplimenti per il testo molto incalzante, hai molti doni oltre alla cucina ;-)
RispondiEliminaSenza parlare della ricetta estremamente seducente, piena di gioco, variazioni, sapori. Penso potresti convincermi ad assaggiare qualsiasi cosa :-)
Baci grandi
Ho capito che bisogna associare l'aggettivo elegante oltre che brava al tuo nome.
RispondiEliminaun finger food veramente particolare
presenza di contrasti, dolce della carota l'amarognolo del carciofo il quale racchiude in se un grande oro..l'amaranto.
a presto
Bravissima, come al solito d'altronde!!!
RispondiEliminaRispondo allla tua domanda anche qui: sono di Udine. Grazie.
proverò con il miglio, che attualmente ho in dispensa!
RispondiEliminaGrazie per questa ricetta: in apertura della stagione dei carciofi, ogni idea diversa per cucinarli è gradita!
RispondiElimina@tutti: l’amaranto è estremamente versatile e predilige la compagnia delle verdure: con i carciofi è davvero da provare
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