Compagno fidato e prezioso alleato dei momenti topici della nostra vita: il caffè, appuntamento quotidiano irrinunciabile, dall’aroma forte e inebriante.
Simbolo dell’italianità nel mondo, dagli effluvi avvolgenti e dalla carica emozionale, per un apporto di energia pronta.
Per un dolce fine pasto o per la pausa caffè pomeridiana, può essere divertente sostituire la classica tazzina con una coppa di vetro ed il fumante liquido nero con una fredda texture vellutata, per una degustazione al cucchiaio, anziché a sorsi.
Simbolo dell’italianità nel mondo, dagli effluvi avvolgenti e dalla carica emozionale, per un apporto di energia pronta.
Per un dolce fine pasto o per la pausa caffè pomeridiana, può essere divertente sostituire la classica tazzina con una coppa di vetro ed il fumante liquido nero con una fredda texture vellutata, per una degustazione al cucchiaio, anziché a sorsi.
Budino al caffè
Ingredienti x 6
500 ml latte
4 tuorli
60 g zucchero
30 g amido
1 cucchiaio caffè solubile
1 cucchiaino cacao
1 cucchiaino liquore al caffè (o caffè ristretto)
Guarnizione
20 ml panna circa
chicchi di caffè
Preparazione. Portare ad ebollizione il latte in un pentolino e sciogliervi il caffè solubile. Lavorare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo ed incorporarvi l'amido ed il cacao.
Unire al composto il latte al caffè, versare il composto in una casseruola, portare ad ebollizione continuando a mescolare e fare cuocere per 10’ a fuoco medio.
Togliere il budino dal fuoco, farlo intiepidire, versarlo nelle coppe o negli stampini (inumiditi con il liquore se non sono di silicone) e riporlo in frigo.
Al momento di servire, sformarlo e guarnirlo con panna semimontata e chicchi di caffè. [Ricetta tratta da L’Enciclopedia della cucina italiana de La biblioteca di Repubblica]
60 g zucchero
30 g amido
1 cucchiaio caffè solubile
1 cucchiaino cacao
1 cucchiaino liquore al caffè (o caffè ristretto)
Guarnizione
20 ml panna circa
chicchi di caffè
Preparazione. Portare ad ebollizione il latte in un pentolino e sciogliervi il caffè solubile. Lavorare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo ed incorporarvi l'amido ed il cacao.
Unire al composto il latte al caffè, versare il composto in una casseruola, portare ad ebollizione continuando a mescolare e fare cuocere per 10’ a fuoco medio.
Togliere il budino dal fuoco, farlo intiepidire, versarlo nelle coppe o negli stampini (inumiditi con il liquore se non sono di silicone) e riporlo in frigo.
Al momento di servire, sformarlo e guarnirlo con panna semimontata e chicchi di caffè. [Ricetta tratta da L’Enciclopedia della cucina italiana de La biblioteca di Repubblica]
Budino dal look canonico per testarne la “tenuta”
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Curiosità
Kopi Luwac, un caffè proibitivo
Esiste una varietà piuttosto inusuale chiamata caffè raro che prevede un insolito tipo di raccolta affidata ai Musang di Giava, animaletti selvatici di media pezzatura che amano nutrirsi con i frutti di una pianta locale, la Luwak.
Dopo la digestione avviene l’espulsione dei frutti in parte digeriti che gli indigeni provvedono a recuperare tra le deiezioni per estrarne i semi, liberarli dall’involucro e sottoporli a opportuna essicazione. Si ottiene così il Koffee Luwak di Giava, preziosissimo per la quantità ridota, ma anche per l’eccellenza del prodotto finale che sottoposto ad accurata tostatura e miscelato sapientemente con altre varietà pregiate offre a detta degli esperti, la bevanda migliore del mondo.
Il prezzo è adeguato alla qualità, ma chi fosse disposto a sborsare una cifra da sceicchi - 62 euro per una tazza - fino a poco tempo fa doveva recarsi a Chelsea, nel Regno Unito, mentre oggi basta raggiungere Gambalò a 4 km da Pavia.
Galleria fotografica
Esiste una varietà piuttosto inusuale chiamata caffè raro che prevede un insolito tipo di raccolta affidata ai Musang di Giava, animaletti selvatici di media pezzatura che amano nutrirsi con i frutti di una pianta locale, la Luwak.
Dopo la digestione avviene l’espulsione dei frutti in parte digeriti che gli indigeni provvedono a recuperare tra le deiezioni per estrarne i semi, liberarli dall’involucro e sottoporli a opportuna essicazione. Si ottiene così il Koffee Luwak di Giava, preziosissimo per la quantità ridota, ma anche per l’eccellenza del prodotto finale che sottoposto ad accurata tostatura e miscelato sapientemente con altre varietà pregiate offre a detta degli esperti, la bevanda migliore del mondo.
Il prezzo è adeguato alla qualità, ma chi fosse disposto a sborsare una cifra da sceicchi - 62 euro per una tazza - fino a poco tempo fa doveva recarsi a Chelsea, nel Regno Unito, mentre oggi basta raggiungere Gambalò a 4 km da Pavia.
Galleria fotografica
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Questo budino partecipa alla Raccolta di caffè di alessia
mmmmm che bontà;) il primo mi sembra un cappuccio!!
RispondiEliminaBellissima questa versione pannosa di caffè! Non sapevo la storia del caffè Giava, grazie per averla raccontata, se capito a Pavia, non me lo perdo:))
RispondiEliminamamma mia che delizia!!! io adoro il caffè...e sono sicura che mi innamorerei di questo budino!!!
RispondiEliminaQuel budino è davvero invitante... grazie per aver parlato di questa variante di caffè, non ne conoscevo la storia. Buon fine settimana :)
RispondiEliminaLenny...é da quelche giorno che mi frulla nella testa di fare un dolce al caffé, vuoi pe il temo tiranno vuoi perché penso sempre prima i bimbi, allora il caffé lo bevo e basta...ma questo budino m'intriga molto che mi devo mettere all'opera al più presto...quanto mi piacerebbe provare quel caffé da 62€ la tazza!!!! a me costerebbe molto di più se mi devo recare a Pavia per gustarlo.
RispondiEliminaps: mi sono letta attentamente la ricetta, Lenny manca la quantità dei tuorli...distrazione, lo so', capita anche a me!!!
Un bacio e buon fine settimana
@pamy: volevo rendsere l'idea del cappuccino ....
RispondiElimina@elga: è una notizia che ho letto giorni fa e mi ha incuriosito moltissimo
@sara: è velocissimo da realizzare e l'aroma del caffè è preponderante
@babi: è un caffè raro e costoso
@mariluna: io ho qualche reticenza, derivante dal fatto che le bacche vengono digerite dai musang ...
Grazie per avermelo segnalato: ho rimediato subito.
questa la proverò di sicuro. buonissima. buona notte
RispondiEliminaNon amiamo i budini, ma la caffè non rinuciamo! un'ottimo modo di gustarlo!
RispondiEliminabacioni
lenny, anche io penso che li risparmierò i 62 euro, ci sono cose così buone dalla provvenienza meno ehm...ambigua diciamo!!!questo budino per esempio, semplice,dal sapore deciso, insomma un classico sempre apprezzato!
RispondiEliminaUn bel budino e' sempre un piacere da gustare. Ancora di piu' se e' al caffe'. Io faccio spesso il gelato al caffe'.
RispondiEliminaHo da poco acquistato degli stampi in silicone con forme un po' curiose (sono tra le mie grandi passioni) e questa è un'ottima idea per sperimentarli!...
RispondiEliminaMi farebbe piacere provare il gusto di questo preziosissimo caffè che tanto decanti.... Salutoni!!
RispondiEliminaPremettendo che io non bevo caffe' ma tollero bene i dolci e i gelati a base di, questo mi sembra davvero goloso !! Ciao Lisa
RispondiEliminamitica chef
RispondiEliminawww.chefmarco.splinder.com
chef negli ingredienti parli i amido poi dici di mettere la farina..come funziona? ;))
RispondiEliminacomunque l'aspetto è gelatinoso...hai usato la colla di pesce?
www.chefmarco.splinder.com
questo budino nn è goloso,di piu!!e poi è perfetto...io ho sempre paura che nn si sformi perfettamente invece il tuo è bellissimo....sei magica con le presentazioni.baci imma
RispondiElimina@pizzicotto77: potresti prepararlo come dessert per il pranzo di domenica
RispondiElimina@manu e silvia: da estimatrici del caffè, non potete non gustarlo in formato-budino
@natalia: molto spesso, le preparazioni semplici risultano quelle più apprezzate
@simona: adoro il caffè in tutte le declinazioni e mi piace gustarlo anche sotto forma di gelato
@virò: abbiamo una passione in comune!!!
@anonimo: non lo decanto, mi limito a riportare una notizia
@fairySkull: mi sembra incredibile che ci sia qualcuno insensibile all’aroma del caffè ….
@chef marco: la ricetta prevedeva l'uso della farina che ho sostituito con l'amido, da qui la svista.
Non si utilizza gelatina: ho preparato anche il budino da sformare, per saggiarne la "tenuta" in quanto anch'io ero piuttosto scettica
@dolci a…gogò!!! Se utilizzi stampi di silicone, al momento di sformare i budini non avrai problemi
buonissimo!!!
RispondiEliminapotrebbe quasi,ma quasi,sostituire un bel caffe' ;)
Mi piace moltissimo la versione in coppetta con i due strati. Aspetta che arrivo con il cucchiaino :-P baci
RispondiEliminaPurtroppo da quando ho smesso di bere il caffè per vari motivi non riesco neanche più a mangiare dolci dal sapore di caffè. È davvero sorprendente come le papille gustative si "disabituino" ad un determinato sapore.
RispondiEliminaChissà se un budino simile si può fare al gusto di tè?
La prima foto è davvero bella.
Ciao
Alex
@mirtilla: l'idea è quella, gusti permettendo ...
RispondiElimina@twostwella: anch'io la preferisco
@cuoche dell'altro mondo: con il tè aumenterebbe la parte liquida, creando una sproporzione nel dosaggio degli ingredienti a meno che non si usi la gelatina come addensante
Novella Regina Mida, hai il potere di rendere poetico tutto ciò che tocchi.
RispondiEliminaGrazie mille per avermi dedicato un po' del tuo tempo e del tuo estro.
A presto
A.
è davvero bello quel budino, in entrambe le presentazioni. io non preparo quasi mai dolci al cucchiaio...ma adesso mi sta iniziando a venire voglia di provarli. è un intero mondo di ricette e preparazioni per me inesplorate.....devo rimediare!
RispondiElimina@alessia: hai toccato le sensibilissime corde della lusinga, con questo appellativo che voglio considerare vero (solo per un poco!) ....
RispondiElimina@moscerino: richiedono meno abilità dei lievitati e una volta provato, non riuscirai più a smettere
ciao, ho fatto il budino ieri sera e la consistenza era giusta, ma questa mattina si è allentata, sai dirmi per caso cosa può essere successo, grazie Adriana
RispondiEliminaQuello che ti è accaduto è il mio terrore quando si tratta di budini e così ovvio, sformandoli poco prima di servire ....
EliminaProbabilmente nel tuo caso, l'umidità del frigo, avrà alterato la consistenza del budino, per cui la prossima volta ti consiglio di non sformarlo con largo anticipo o di optare per il servizio nei bicchieri o eventualmente di aumentare di pochissimo però la dose dell'amido ....
Tienimi informata :)
ciao, non l'ho sformato era rimasto dalla sera prima nel bicchierino e per riparare l'ho rimesso nel pentolino con un aggiunta di amido. ma questo problema si presenta quasi sempre quando faccio la crema pasticcera con gli ingredienti descritti: la farina è sempre poca, ma come fanno a fare la crema che vedo in tv fare sempre bella consistente e con le dosi di farina secondo me poca : 40gr. su 1/2 litro di latte 100 di zucchero e 4 rossi ? mah! grazie di avermi risposto Adriana
EliminaIn fondo questo è un budino simile alla crema pasticcera per le modalità di preparazione che richiede ....
EliminaResto a tua disposizione :)
Provato!!! Che buono! Grazie per la ricetta! :-)
RispondiElimina