26 novembre 2013

La ciambella marmorizzata di Maria

Per principianti (e non)
Qualcuno in casa ha finalmente capito che non si può iniziare una giornata lavorativa senza una buona colazione e mi ha chiesto un dolce dei ricordi, una ciambella marmorizzata ….

La ciambella marmorizzata di Maria

Ho sfogliato così il quadernetto delle vecchie ricette e sono tornata indietro di molti anni: 
frequentavo le scuole medie e con i compagni di classe decidemmo di organizzare una festa, non ricordo più per quale occasione, allestendo un buffet con delizie preparate da noi. Ripartimmo i compiti ed a me e alla mia amica Maria toccò la preparazione delle tartine e della ciambella: la sfida era realizzare il tutto da sole, senza interferenze dei grandi.
Così scegliemmo le ricette secondo il criterio della fattibilità (per la ciambella in particolare, eliminammo quelle canoniche in cui bisognava montare il burro con lo zucchero, poiché ci sembrava una missione impossibile ed optammo per una semplicissima in cui, dopo aver montato le uova con un frullino,  si aggiungeva il burro fuso), acquistammo il necessario ed il giorno prefissato io e Maria ci ritrovammo nella mia cucina.
Ci divertimmo come matte nel creare i due impasti colorati e dar vita ad un dolce con un cuore al cacao, ma soprattutto fu esaltante gestire il tutto in autonomia e commentare ridacchiando, la supervisione che mia madre cercava di far passare per discreta o peggio ancora inesistente.

Così ho riesumato il vecchio stampo, lo stesso che utilizzai allora, forse un po’ grande per le dosi della ricetta ed ho preparato quella ciambella, tenendo a bada l’istinto di apportare modifiche (per es. sostituire il tipo di farina o il burro con l’olio, ecc.): inutile dire che è stato emozionante assaggiare la prima fetta.
Qual è il il primo dolce che avete preparato da sole e a quale età?


La ciambella marmorizzata di Maria

Ingredienti

3 uova codice 0
150 g zucchero semolato
400 g farina 00 
½ bustina lievito
3 cucchiai latte 
150 g burro
½ baccello vaniglia*
+
3 cucchiai cacao amaro

zucchero a velo

Occorrente: stampo per ciambella Ø cm 25 (o con diametro inferiore se si preferisce un dolce più alto)

Preparazione. Pesare gli ingredienti e disporli sul piano lavoro (per essere sicuri di avere tutto e non dimenticare nulla), imburrare ed infarinare lo stampo e pre riscaldare il forno a 200 °C.
Lavare le uova (devono essere a temperatura ambiente), sgusciarle una per volta in un piattino e successivamente unirle alle altre. Montarle (con un frullino o a mano) con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, quindi unire la farina setacciata con il lievito (operazione necessaria per eliminare i grumi ed ossigenare la farina), i semini di vaniglia (raschiandoli, dopo aver inciso con la lama di un coltello il baccello in senso longitudinale), il burro fuso a bagnomaria ed il latte (aggiungendone eventualmente ancora, se il composto dovesse essere troppo compatto: alla fine deve risultare cremoso e sostenuto).
Prelevare 3/4 cucchiai di composto (io 120 ml), versarlo in una ciotola ed incorporarvi il cacao setacciato.
Trasferire metà composto chiaro nello stampo, continuare con quello al cacao, mescolare i due impasti con i rebbi di una forchetta e finire con il rimanente composto chiaro.
Infornare la ciambella per circa 40’, sorvegliando costantemente la cottura (prima di sfornarla fare la prova stecchino: se infilando lo stecchino e poi ritirandolo, ne esce pulito ed asciutto, la cottura è perfetta).
Aspettare che il dolce sia freddo per sformarlo e spolverizzare con zucchero a velo.

La ciambella marmorizzata di Maria


*Allora non utilizzavo la vaniglia, ma un “aroma in bustina” che solo successivamente ho scoperto trattarsi di uno pseudo-aroma di dubbia qualità, derivante da sintesi chimica e che di conseguenza ho bandito: piccole donne crescono!

26 commenti:

  1. Quante cose utilizzavamo non solo noi ma anche le nostre mamme e per fortuna che gli anni servono per imparare e raggiungere le consapovelezze nuove...tutto il mondo è un paese ! Anche le mie prime esperienze culinarie risalgono all'età delle medie...mia madre ha sempre lavorato e con la scusa della sua assenza mi lasciava i bigliettini tipo: " quando avrai finito i compiti e visto che stasera abbiamo ospiti a cena (avevamo sempre gente a cena a casa nostra) vedi se riesci a combinare qualcosa di carino da offrire insieme all'ìaperitivo...guarda nel frigorifero!" Così, copiando da una foto di un libro di cucina feci le prime pizzette con la pasta sfoglia ovviamente, i pezzetti di pomodoro, olivette e qualche dadino di prosciutto...mi hanno lodato come se avessi preparato il soufflé...secondo me c'erano le basi di un sano sfruttamento dei minori ma io ci cascai...

    RispondiElimina
  2. La mia vena culinaria è cominciata piuttosto tardi, quando sono andata a vivere da sola ed ho avuto una cucina tutta mia. Il primo dolce che ho provato è stata la ciambella con l'anice che avevo fatto mille volte insieme a mia nonna quando ero piccola. Lei non usava la bilancia ma contava "a cucchiai". Niente frullino o cose strane, solo cucchiaio di legno :-)

    La ciambella marmorizzata però mi piace particolarmente perchè era forse l'unico dolce che ci preparava mia madre quando eravamo piccoli. Lei è bravissima a cucinare ma non ama fare dolci. La marmorizzata era l'unica che ci preparava qualche volta dopo le nostre richieste insistenti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ricordo anch'io l'attrezzatura misera di mia nonna e di mia madre e come riuscissero a produrre bontà con l'esperienza e la sola forza delle braccia ....

      Elimina
  3. Ciao!
    Che bello questo post pieno di dolci ricordi!!
    E' stata una sfida divertente la vostra :-) Il primo dolce che ho fatto è stato il salame di cioccolato, forse ero alle medie anch'io, non ricordo bene, sotto la supervisione di mia nonna però :P
    baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche quello è legato a molti ricordi del periodo adolescenziale ....

      Elimina
  4. La torte piene di ricordi sono le più buone :)

    RispondiElimina
  5. che buona! sempre perfetta a colazione!
    alle elementari ho fatto una torta con le mie sorelle, io ho messo l'olio di oliva (sbagliando) e lo ricordiamo ancora! Poi ho scoperto che ero all'avanguardia :-D
    è dalle medie che pastrocchio con i dolci!
    bacione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E da allora ne hai fatto di strada: sei bravissima :)

      Elimina
  6. Questa è la prima torta dei miei ricordi. Anche la prima del mio blog ^^ la adoro e ha sempre il gusto dolce amaro dei ricordi, in qualsiasi casa venga cotta!

    RispondiElimina
  7. ottima questa torta soprattutto perchè tra gli ingredienti vi è l'amore e il ricordo dei tempi passati

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tra l'altro è un classico, un po' come la torta di mele, dalle infinite versioni, ma tutte buonissime :)

      Elimina
  8. Non ricordo il primo dolce, ma il primo piatto che cucinai per sollevare mia mamma che tornava sempre tardi dal lavoro, si chiamava " zuppa del diavolo" e l'avevo trovato su una collana di libri di cucina della Curci che avevamo in caso...quella zuppa divenne famosa tra i colleghi di mia mamma perché lei la decantò tanto, io sinceramente non me la ricordo ( a parte il fatto che ci fosse anche la mortadella a cubetti) , ma ora che me l'hai fatta tornare in mente quasi quasi vado a riaprire quella vecchia enciclopedia...:-)

    RispondiElimina
  9. Questa sera ciambella marmorizzata anche a casa nostra. Mia figlia sta iniziando a sperimentare l'uso del forno, l'altro ieri lingue di gatto, un po' troppo burrose... occhio ai bordi! Stasera la marmorizzata,evergreen dei dolci, che non tradisce mai. Ciao Rita

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono momenti bellissimi da condividere che resteranno per sempre nei vostri cuori :)
      Ti ringrazio infinitamente per il commento :)

      Elimina
  10. Io ho iniziato alle superiori...obbligavo mia madre a comprare dei piccoli libricini di ricette e sperimentavo...però non ricordo quale sia stato il mio primo dolce...so solo che ne feci uno con la zucca talmente stucchevole da non riuscire a mangiarla per diversi anni.
    La torta marmorizzata rappresenta un classico al quale in famiglia nessuno dice di no....questa replica di quella fatta da ragazza deve avere un sapore speciale per te.
    Un abbraccio
    Silvia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per tutti i vostri ricordi che mi state lasciando :)

      Elimina
  11. non saprei...forse anche io penso di essere andata sul bigusto e non sulla torta di mele che a ben pensarci era l'unica che sapeva fare la mamma!

    RispondiElimina
  12. sono i dolci che amo quelli che propongo spesso a casa quelli che non ti tradiscono mai la ciambella marmorizzata uno dei primi amori in cucina

    RispondiElimina
  13. Il tuo post e la ciambella mi hanno fatto tornare in mente una torta marmorizzata che sognavo guardandone la ricetta su una bustina di lievito Paneangeli. L'aggettivo "marmorizzata" mi sembrava esotico, emozionante. Il buffo e' che non mi ricordo se sono mai riuscita a convincere mia madre a fare la torta (lei non amava fare i dolci e ancora meno accendere il forno). Chissa', la mia passione per la carta marmorizzata forse viene da quel ricordo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' molto probabile: le esperienze infantili o adolescenziali, lasciano una traccia indelebile in noi :)

      Elimina
  14. FreedomPop is UK's #1 100% FREE mobile phone provider.

    Voice, SMS & data plans starting at £0.00/month (100% FREE CALLS).

    RispondiElimina

RETROSCENA DI GUSTO