Quando ero piccina e mi accompagnavano in pasticceria, il
rituale era sempre lo stesso: mi fermavo per qualche minuto incantata ad
ammirare con il naso all’insù tutti i dolci esposti in vetrina, ma puntualmente
sceglievo senza esitare, puntando il ditino verso quelli paffuti e
sofficissimi, ricoperti di zucchero, i krapfen che al primo morso mi obbligavano
ad affondarvi tutto il viso e che in cambio mi regalavano cristalli di zucchero
brillanti e appiccicosi.
Per riassaporare quei dolci momenti del passato, li ho preparati
Per riassaporare quei dolci momenti del passato, li ho preparati
seguendo una ricetta di Ladurée (con licenza): difatti ho
sostituito il lievito di birra con il lievito madre e li ho farciti con una confettura di fichi home made che mi è stata amorevolmente regalata.
È stata una gran soddisfazione dopo le lunghe ore di
lievitazione, poter ritrovare quella sofficità dal cuore goloso.
Krapfen ai fichi
(con lievito madre, ma anche no)
Ingredienti
500 g farina W 260 (per me Garofalo) (ric. orig. farina 00)
150 g lievito madre (ric. orig. 65 g lievito birra) *
70 ml acqua
5 tuorli
65 g zucchero
scorza limone bio
100 ml latte da
dosare gradualmente (50 ml se si usa
il lievito di birra)
10 g sale
65 g burro
200 g circa confettura di fichi (ric. orig. confettura di lamponi)
zucchero semolato
Preparazione.
1. Sciogliere il lievito madre nell’acqua tiepida (con la frusta a K se si usa la planetaria),
quindi impastare con una parte della farina ed incorporare il primo tuorlo
sbattuto e ad assorbimento, procedere analogamente con quelli successivi. A
questo punto aggiungere lo zucchero ed il latte poco alla volta (a seconda di quanto ne richiede l’impasto,
poiché ogni farina ha un grado di assorbimento diverso), lasciando il sale
per ultimo.
Continuare ad impastare a bassa velocità ed incorporare il
burro morbido a fiocchetti.
Lavorare ancora l’impasto (utilizzando il gancio) finché non incorda, cioè diventa liscio ed
elastico e si stacca dalle pareti della ciotola (l’impasto dovrà risultare morbido e leggermente appiccicoso) e fare
la “prova velo” (prendendo una parte di
pasta tra le dita e tendendola, non deve strapparsi).
2. Ribaltare l’impasto su un piano infarinato, appiattirlo e
piegarlo a tre, formare un panetto, facendolo girare tra le mani e riporre a
lievitare fino al raddoppio in un contenitore stretto ed alto,
coperto con pellicola alimentare, in un luogo al riparo da correnti d’aria.
3. Ribaltare l’impasto sul piano di lavoro, sgonfiarlo e con
l’aiuto del matterello, stenderlo, ricavando un rettangolo di 2 cm di spessore e
con un coppa pasta di 7 cm di diametro, ottenere dei dischi (24 circa).
Adagiarli distanziati su una teglia o un vassoio ricoperto di
carta forno e lasciarli lievitare finché non triplicano il volume iniziale (io nel forno spento e successivamente per
tutta la notte, nel ripiano meno freddo del frigo).
4. Successivamente (nel
mio caso il mattino seguente, dopo averli riportati a temperatura ambiente)
friggere ogni krapfen in olio profondo, far assorbire l’olio in eccesso su
carta da cucina, rotolare nello zucchero semolato e con una siringa, riempirli
dalla base.
* Procedimento con il
lievito di birra
1. Sciogliere 5 g lievito di birra nell’acqua tiepida, mescolarlo a 265 g di farina e lasciare raddoppiare di volume.
Aggiungere ai restanti 235 g di farina, lo zucchero, 60 g di
lievito di birra e separatamente, senza farli venire in contatto, il sale.
Incorporare i tuorli e 50 ml di latte. Successivamente il
burro ammorbidito ed infine il lievito preparato precedentemente.
- Procedere come indicato nei punti 2.3.4. (il procedimento di Ladurée è similare, anche se al punto 3. consiglia di ricavare dall'impasto delle pezzature di 50 g, dare la forma di palline e far lievitare fino al raddoppio).
[Ricetta tratta da Dolce di Ladurée]
Potete leggere un’altra ricetta di Krapfen sull’ultimo numero de La
Cucina Italiana e a pag 139 troverete menzionata Una Finestra di Fronte, in
qualità di vincitrice del contest “Arance della salute” con il Cake al farro,arancia e mandorle.
pazzeschi! davvero di una perfetta golosità.. il ripieno è raffinato e sfiziosissimo!
RispondiEliminabravissima davvero...
un abbraccio e buona domenica
Sono sofficissimi e non credevo davvero, visto che ho adattato la ricetta di base al lievito madre ...
Eliminaciao Milena! come stai? quanto tempo che non ti lascio un commento, però ti seguo sempre, sei sempre bravissima, e questi Krapfen sono la perfezione assoluta!
RispondiEliminaUn bacione, a presto
E' un piacere rileggerti Simona :)
EliminaSi sente la tua mancanza nel web: non farti desiderare troppo :)
Un incanto.
RispondiEliminaE complimenti per il contest della Cucina Italiana!
Grazie Stefania :)
Eliminasplendide, eccezionali... le voglioooooooooo!!!
RispondiElimina:-)
Eliminae va beh...tentazione allo stato puro
RispondiEliminaIrresistibili :)
EliminaCongratulazioni per il contest! wow che bella soddisfazione.
RispondiEliminaAnche io prendevo sempre i krafen quando andavo in pasticceria, che poi dalle nostre parti si chiamano bomboloni. Mi ricordo quando da piccola andavo a comprare il pane con mia nonna e tutte le volte finiva in "mi compri il bombolone nonna?"
Grazie :)
EliminaAttenzione: comunemente si confondono krapfen e bomboloni, ma si tratta di due dolci diversi, in quanto i secondi sono senza uova .....
Quante belle cose ci racconti.... Complimenti di cuore: per i ricordi, per queste delizie, per il contest e per la pubblicazione.
RispondiEliminaA presto, un abbraccio ^_^
Grazie :)
EliminaHaluan vain mainita, että olen aivan uusi bloggaaminen ja sivuston rakentaminen ja todella nauttinut sivustostasi. Melkein varmasti aion merkitä sivustosi kirjanmerkiksi . Sinulla on todella fantastisia tarinoita. Kiitos paljastaen verkkosivusi.
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