Ricordo come fosse adesso, quella mattina di agosto, in cui a casa
arrivò un micino che ci fece perdere la testa e avvertimmo il primo segnale
quando i miei fratelli che avevano il compito di acquistare il pane,
dimenticarono di farlo. Cercarono di rimediare a quell’inadempienza, ma tornarono
con le mani vuote: del resto c’era da immaginarlo, in quel periodo in paese la
popolazione era raddoppiata …
Un giorno senza pane era impensabile (!), tanto più che avevamo
ospiti e così mia madre che da ragazza coadiuvava la sua mamma nella
preparazione delle scorte (panose) per l’intera famiglia, non si perse d’animo
ed impastò una pagnotta che a lievitazione avvenuta, in fase di cottura ci rapì
con il suo profumo inconfondibile e che appena sfornata, assaggiamo ancora
calda: fu il pane più buono che gustai in tutta la mia vita, forse perché
non ero preparata a quell’evento così emozionante ….
Il pane in casa per me era quello che la zia paterna preparava in
grandi quantità e che cuoceva nel forno a legna, dopo un rituale complicato avente
ad oggetto il misterioso “levatu” (tradotto dal nostro dialetto: il
“lievito madre”) ….
Quando in agosto Ago mi affidò una parte del suo lievito madre,
pensai immediatamente a questi due episodi, sebbene fossi cosciente che quanto
avrei sfornato, non avrebbe potuto neanche lontanamente eguagliare quei profumi
e quei sapori ….
Così ho cominciato con pani diversi da quelli dei ricordi e ne ho
preparato prima uno con le noci (prossimamente su questi schermi, se riesco a
replicarlo) e poi uno con le patate crude e grattugiate
la stessa ricetta può essere preparata anche con le patate lesse,
ma la peculiarità di questo pane sta nel metodo (stretch and fold in ciotola, stira e piega), poiché si impasta in una
ciotola e successivamente si procede con quattro giri di pieghe ogni dieci
minuti, per facilitare la formazione della maglia glutinica: può apparire
noioso, ma basta scegliere un orario in cui si ha da lavorare in cucina, in
modo che al momento opportuno gli si possa dedicare la giusta attenzione e il
gioco è fatto.
La preparazione è semplice, ma dà grandi
soddisfazioni e la presenza delle patate è quasi impercettibile, una nota
delicata che va ad arricchirne il suo naturale bouquet, permettendo di
sposarlo ai sapori più disparati.
Pane alle
patate (non lesse) con lievito madre
Ingredienti
Ingredienti
umidi
250 g lievito madre rinfrescato il giorno prima
180 ml acqua calda
10 g olio evo
+
Ingredienti
secchi
310 g farina grano duro
6 g (= 1 cucchiaino) sale
150 g patate crude pelate e grattugiate (o arrostite in forno e
spezzettate)
Preparazione.
1. In una ciotola grande mescolare il lievito madre e l’acqua
finché sono ben amalgamati ed infine incorporare l’olio d’oliva (ingredienti umidi).
In una ciotola più piccola della precedente, mescolare la farina,
il sale e le patate (ingredienti secchi).
Unire gli ingredienti secchi a quelli umidi, mescolare con le mani
(io ho impastato nella ciotola della planetaria con la foglia), coprire con la
ciotola degli ingredienti secchie far riposare 10’.
2. Successivamente lasciando l’impasto nella ciotola, tirare un
pezzo di impasto di lato e premerlo al centro. Giare leggermente la ciotola e
ripetere con un’altra porzione di impasto, ripetendo il tutto per altre 8
volte: l’intero processo dovrebbe durare
10’’ e l’impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
Coprire di nuovo la ciotola e far riposare 10’.
3. Ripetere lo stesso procedimento per due volte: giro di pieghe +
riposo.
Procedere con un ulteriore giro di pieghe (in totale si deve arrivare a 4 giri), coprire la ciotola e far
lievitare per 1 ora.
4. Spolverare di farina il paino di lavoro, trasferirvi l’impasto,
spolverarlo leggermente di farina e formare un disco liscio.
Spolverare di farina il cestino per la lievitazione (io ho usato una ciotola di vetro con un
fondo di cm 13 di diametro, foderato con uno strofinaccio di lino, ben
spolverato di farina)e metterci l’impasto. Lasciare lievitare fino al
raddoppio del volume iniziale: ci vorranno tra le 3 e le 6 ore (io avendo cominciato ad impastare nel tardo
pomeriggio, a questo punto ho lasciato l’impasto a temperatura ambiente per 2
ore e poi ho riposto nella parte meno fredda del frigo per tutta la notte).
5. Circa 20’ prima di infornare, accendere il forno a 240°C
modalità ventilata. scaldare una teglia sul fondo del forno.
Riempire d’acqua una tazza e metterla da parte.
Quando l’impasto è raddoppiato di volume, rovesciarlo fuori dal
cestino direttamente sulla teglia riscaldata, praticare dei tagli con la lama
di un coltello affilato inclinata a 45° rispetto alal superficie del pane, in modo
che le incisioni non siano molto profonde ed infornarlo a metà altezza del
forno.
Inoltre versare l’acqua in un’altra teglia a bordi alti,
collocarla sul fondo del forno (tale accorgimento servirà a creare vapore ed ottenere
un pane più lucido e ammorbidire la crosta, facendo uscire le bolle d’aria in
modo che la superficie non crepi ) ed abbassare al temperatura a 220°C.
Cuocere per circa 30’ o finché è dorato: per controllare se è
cotto, rovesciarlo e dargli un colpetto sul fondo, se emetterà un suono sordo è
cotto. Se non è pronto, rimetterlo in forno per qualche minuto.
Lasciarlo in verticale nel forno semi aperto per qualche minuto ed
infine farlo raffreddare su una griglia [Tratto
da Come si fa il pane di E. Hadjiandreou]
Note. Tra il terzo giro di
pieghe ed il quarto sono stata costretta ad aspettare 30’ e la riuscita della
lievitazione non è stata compromessa.
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Per restare in tema di carboidrati, vi invito a visitare il sito
Riso Flora, dove per l’occasione compaio in veste di “intervistata”!
Buono questo pane di patate, aggiunte grattugiate anziché schiacciate! forse la differenza si sente anche nel sapore, non solo nella consistenza...che dici?!
RispondiEliminaUna bella e gustosa pensata perché il pane rappresenta uno degli alimenti più importanti e nutrienti :)
bacioni
Dovrei provare la stessa ricetta con le patate lesse per potermi pronunciare ....
Eliminaahah, anche io tendo all'approvigionamento compulsivo, non potevi definirlo meglio! e ora rubo una fetta di pane...che non si sa mai abbia un calo d'energia...
RispondiEliminaBenvenuta nel club :)
EliminaIl pane in cucina è un tocco di magia. Da quando lo faccio ne beneficia anche l'umore perchè il profumo in cottura stempera i pensieri grigi. Non ho difficoltà ad intuire la bonta di questo e soprattutto non mi mancherà...la vergogna di copiarlo senza ritegno! :P ehehhehe
RispondiEliminaPS
Il pane in casa...questa una altra cosa in comune :))))
Ogni volta che preparo il pane mi ricordo delle tue parole e della funzione antistress che esercita su dite e non posso non convenire ...
Eliminabravissima... sembra delizioso..
RispondiElimina:-)
EliminaBeh visto che sono in una fase tutta "lievito madre" mi segno la ricetta e ci provo anch'io! Sonia
RispondiEliminaPoi fammi sapere ...
EliminaInteressante versione!
RispondiElimina:-)
EliminaChe bella qst forma, mi ricorda il pane che "scorticavo" quando ero in vacanza di miei nonni e lasciavo solo la mollica :)! Se mi riesce Il mio lievito madre, al quale, povero, nn dedico la giusta attenzione, mi piacerebbe replicare qst prelibatezza! Ciao Milena, ti vado a leggere, Luisa
RispondiEliminaInfatti gli ho dato questa forma, perché pure per me è il pane dei ricordi ....
EliminaC'e sempre da imparare da te! Vado subito a "leggerti" ;-)
RispondiEliminabuona giornata
Grazie, anche se in realtà è lo scambio quotidiano e reciproco che ci arricchisce :)
Elimina..il dettaglio "Non lesse" mi ha subito attirato. Davvero interessante l'uso a crudo.. eccome se lo provo, sembra ottimo!
RispondiEliminabaci cara
Attendo il resoconto :-)
EliminaE' da provare. Io sono alla ricerca del pane perfetto da fare con la mia pm e questo rientra nella rosa dei candidati!
RispondiEliminaLa ricerca del pane perfetto forse è un pretesto per provarne di nuovi ....
EliminaCiao, sai che con la panificazione io non sono il massimo ma mi piace moltissimo questa ricetta..devo dire che mi porterebbe a provarlo!
RispondiEliminaProvalo dai, così giudicherai tu stessa ...
EliminaMilena, questo pae è una meraviglia!!!!!Interessantissima ricetta!
RispondiEliminaBaci
Infatti mi ha incuriosita moltissimo, finché non l'ho provato :)
EliminaIl pane dei ricordi rilascia un profumo che ancora sembra di sentire se solo si socchiudono gli occhi, anche noi avevamo un forno per pane, pizze e focacce e i ricordi si sommano e mi inteneriscono. La tua pagnotta ha un aspetto meraviglioso, la fetta si racconta al primo sguardo. Vogliamo provare la tua ricetta, preparata come hai fatto tu, con le patate crude grattugiate e con amore.
RispondiEliminaUn bacione da Sabrina&Luca
Il pane occupa un posto d'onore nei nostri ricordi più cari ....
EliminaCiao come sempre il tuo blog è un'ottima fonte di ispirazione, un piacere leggerti! Un pane che non conoscevo!!!! Buona serata!
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore :)
EliminaHo assaggiato i pane di cipolla, aglio ,ecc...,ma un pane alle patate è tutta una novità per me. Sono curiosa di provare al più presto questo pane per sapere che gusto ha. Ottima ricetta.
RispondiEliminaMile ti è venuto uno spettacolo!!! Appena torno a casa lo provo subito, sperando che il mio leivitino non sia defunto :'( è quasi un mese e mezzo che non lo rinfresco, se è sopravissuto anche stavolta, beh possiamo dire di avere stabilito un nuovo record, ma anche di avere un lievitino indistruttibile *.* :-D
RispondiEliminaTi mando un bacio gorsso! :-***
Come hai trovato il lievitino al tuo ritorno?
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