Il panorama a me più familiare è fatto di declivi collinari, popolati da giganti dal tronco legnoso e da fronde sempreverdi e fruscianti, con il loro prezioso carico di fruttini ovali che si stagliano nell’azzurro del cielo.
Quei giganti fieri mi seguono con lo sguardo ogni volta che percorro la strada per tornare a casa, 5 km di tornanti che si avvitano fino in cima alla collina.
Non poteva che cogliere nel segno l'invito di Piero Romano, rivolto a me e ad un ben assortito gruppo di food blogger, a visitare gli uliveti della Fattoria San Sebastiano, un’azienda del crotonese (Strongoli) che produce un olio biologico di altissima qualità.
Non poteva che cogliere nel segno l'invito di Piero Romano, rivolto a me e ad un ben assortito gruppo di food blogger, a visitare gli uliveti della Fattoria San Sebastiano, un’azienda del crotonese (Strongoli) che produce un olio biologico di altissima qualità.
Il tour ha avuto inizio dai caseggiati centenari, cuore pulsante dell’attività che vede impegnate con passione e dedizione, tre generazioni:
all’interno, custoditi gelosamente, macchinari e attrezzi, memoria storica di un vissuto produttivo che ci è stato illustrato nel dettaglio, raffrontandolo con le tecniche attuali di raccolta e molitura delle olive
Ci siamo poi addentrati negli uliveti digradanti, ammirando da vicino le piante secolari che ne rappresentano il 60% e quelle giovani, piantate a una distanza ottimale.
La coltivazione nelle sue varie fasi avviene con metodi naturali, ispirati alla biodinamica e con un monitoraggio continuo e costante che culmina con la raccolta e molitura delle olive in tempi brevi e successive e ripetute analisi delle varie campionature di olio.
Il prodotto finale è così un olio genuino perché non trattato chimicamente, puro perché imbottigliato senza aggiunta di conservanti o utilizzo di filtri e dotato di una fragranza autentica, riconoscibile al palato, un olio che non a caso si fregia di riconoscimenti prestigiosi: un prezioso oro liquido, un toccasana per la nostra salute.
..... e dopo tanto camminare, arrampicarsi e chiacchierare, all’ombra di un gelso selvatico ci attendeva una ricca tavola, imbandita con piatti calabresi.
Solo per cominciare:
Fette di pane bruschettato sulle braci per degustare l’olio Fattoria San Sebastiano ed in particolare gli oli aromatizzati con aromi naturali, ai quali va una menzione speciale (e tra questi ne abbiamo apprezzato con soddisfazione alcuni non ancora in commercio!).
Sardella (ricetta qui), una crema piccante che discende dal garum romano, preparata con bianchetti conservati sotto sale e pepe rosso che (previa stagionatura, ma anche no) va gustata rigorosamente con pregiato olio evo (ultima foto a destra).
“Pitta con sardella”, “Pitta ‘cu resimujlie (traduz.: ciccioli)”, “Pitta 'cu majiu” (traduz.: fiori di sambuco; ricetta dei fiori di sambuco sott’olio qui), servite in una cesta di vimini (seconda foto a destra)
Melanzane sott’olio (ricetta qui)
Olive schiacciate (ricetta qui)
Salumi e formaggi vari di un produttore del luogo
Melanzane e peperoni grigliati, prodotti in loco …...
Il resto del pranzo è storia e la chiusura in dolcezza è stata affidata ad una Pitta ‘nchiusa, dolce tipico natalizio (ricetta qui) che negli ultimi tempi è diventato un simbolo della tradizione calabrese e alle ‘crispeddi (ciambelle di pasta lievitata, fritte e zuccherate).
Che bella avventura e che bello avere potuto degustare queste delizie naturali e golose!
RispondiEliminaTutto merito di un grande padrone di casa che ci ha riservato un'accoglienza eccezionale :D
EliminaNon posso che sognare guardando queste foto e leggendo delle buone cose che hai potuto assaporare. L'ulivo, pianta saggia e antica: che belle le tradizioni, le cose genuine. Non c'è niente di più rincuorante che queste atmosfere che fanno tanto 'vita vera'. Tra grilli e cicale. Grazie! :)
RispondiEliminaBuona compagnia e buon cibo in una cornice naturale fantastica: non si può certo volere di più :D
Eliminaci sarei venuta con grande piacere anch'io,bellissimo post, scritto con tanta passione e consopevolezza della potenzialità della nostra terra che andrebbe ancora più elevata, l'olio della nostra terra é ricco di storia , di duro lavoro e di tanta tanta attenzione.
RispondiEliminaComplimneti Milena, spero di poter visitare anch'io questa Fattoria!
un 'abbraccio!
Ho pensato subito a te quando ho ricevuto l'invito e spero tanto che tu abbia occasione di visitarla: è un'azienda guidata da un ragazzo illuminato che produce olio con serietà e competenza :D
EliminaCome posso non capire il tuo post!Sono calabrese!Sono nata tra gli alberi di ulivi!
RispondiEliminaE' un legame viscerale quello che si instaura con queste creature schive, ma generose :D
EliminaChe bellissima esperienza! Gli ulivi, per me, hanno sempre avuto un fascino particolare, fra severità ed eleganza.
RispondiElimina"Banchetto" eccezionale :)
Sono piante secolari, "scolpite" dal vento e generose con l'uomo: meritano rispetto ...
Eliminabel reportage.mi immagino l'olio!
RispondiEliminaL'olio è semplicemente genuino: uan rarità :D
EliminaChe posti incantevoli!! Deve essere stato bellissimo e complimenti per le foto, ci hai fatto fare un tour stupendo :-) Buona domenica cara!
RispondiEliminaFelice di avervi incuriositi :D
EliminaPosti deliziosi, parole delicate! Ciao!
RispondiEliminaIl contatto con la natura è un'esperienza impagabile :D
EliminaInteressante!Da quando non abbiamo più i nostri uliveti,siamo alla ricerca di un olio buono e genuino.Per il prossimo anno potremmo provare questo.Grazie,Milena
RispondiEliminaPoi mi direte!!!
EliminaChe bel post...e che bel posto La fattoria...così accogliente. Giornata fantastica. Ciao cara.
RispondiEliminaTutto merito del padrone di casa tanto ospitale e dei simpatici compagni di tour :D
EliminaGrazie al vostro sito ho appena appendre diverse cose. Continua!
RispondiEliminavoyance gratuite