Una delle mete più ambite, per me, è la gelateria e quando ne scopro una nuova, grande è la tentazione di ammirarne il campionario, lasciando correre la fantasia da un gusto all’altro, per poi restringere la scelta, non senza dubbi e incertezze lancinanti e inconciliabili, fino al momento di gustare il fatidico gelato, con la gioia impaziente dei bimbi davanti ad un premio conquistato.
Tempo fa in una di queste missioni esplorative, mi capitò di assaggiare il gelato di riso che mi conquistò oltremodo per la sua delicatezza.
Ne ho conservato il ricordo a lungo, finché non mi è capitato di recente di leggerne una ricetta che lo proponeva in versione speziata e da lì l’idea di provarlo.
In sostituzione di un mix di spezie, ho scelto una spezia molto particolare di cui ho pochissime notizie (ne disconosco anche il nome): simile all’anice per l’aroma (immagino che appartenga alla stessa famiglia), si caratterizza per un sentore balsamico meno fresco e più “rotondo” e presenta semini più piccoli e tendenti al nero.
È una spezia che vegeta in alta montagna (Sila), molto usata dalle mie parti per aromatizzare biscotti o liquori (ma io la trovo perfetta nelle preparazioni con la frutta) e, da quanto mi si racconta, pare che negli anni ’60, quando la produzione di biscotti casalinghi era una regola, veniva venduta usando come unità di misura il ditale (per la difficile reperibilità, ma anche perché un'esigua quantità è già di per sè molto aromatica).
[Se qualcuno riesce ad identificarla, osservando la foto in basso, potremmo chiarire ogni dubbio!]
È una spezia che vegeta in alta montagna (Sila), molto usata dalle mie parti per aromatizzare biscotti o liquori (ma io la trovo perfetta nelle preparazioni con la frutta) e, da quanto mi si racconta, pare che negli anni ’60, quando la produzione di biscotti casalinghi era una regola, veniva venduta usando come unità di misura il ditale (per la difficile reperibilità, ma anche perché un'esigua quantità è già di per sè molto aromatica).
[Se qualcuno riesce ad identificarla, osservando la foto in basso, potremmo chiarire ogni dubbio!]
Indipendentemente dalle spezie che si possano scegliere, trovo che questa gelida crema sia alquanto versatile e possa essere usato come paradigma per altri gelati, lasciandosi andare alla libertà di sconfinare anche nel campo del gelato salato in abbinamento a carni o pesce!
Gelato di riso speziato
Ingredienti x 6
75 g riso (io Vialone Nano)
250 g latte
125 g panna fresca
135 g zucchero
1/2 cucchiaino anice selvatico (ric. orig. spezie miste: curcuma, coriandolo e cannella)
* sarebbe consigliabile usare la farina di semi di carrube in quantità microscopiche, un ottimo addensante naturale
Preparazione. Lessare il riso in acqua per 12’ abbondanti dal bollore; scolaro e riportarlo sul fuoco con il latte e un pizzico di sale: unire lo zucchero (la farina di carrube) e con moderazione (un uso eccessivo può irrimediabilmente coprire la delicatezza del riso) le spezie [per ridurre l'anice selvatico in polvere, considerando la quantità “infinitesimale”, l’ho polverizzata nel macinino da caffè, insieme allo zucchero] e spegnere. Frullare il composto e dopo (in caso contrario si rischia di montare la panna) aggiungere la panna.
Lasciar riposare il composto in frigo per qualche ora e … 1. trasferire nella gelatiera, avviando l’apparecchio
2. Gelato senza gelatiera: in alternativa, riporre il gelato in freezer in una vaschetta per il ghiaccio (o in più porzioni se si prevede che non verrà consumato interamente). Prima che il composto ghiacci completamente (o se è ghiacciato, semi-scongelarlo), prelevare e frullare a lungo (con il boccale del frullatore, completo di lame, freddato in freezer per 5’), per mantecarlo fino ad ottenere una crema liscia.
Riporre ancora in freezer per un tempo brevissimo e servire o diversamente, lasciare per un po' a temperatura ambiente prima di gustarlo. [Tratto da La Cucina Italiana]
Chi mi può aiutare ad identificare questa spezia? In provincia di Crotone è conosciuto come “aranzu”, mentre in provincia di Reggio Calabria è definito “cimino”. |
Ricette correlate
Simil malakoff all’anice selvatico
Altri gelati qui
o sorbetti qui
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che sia forse cumino dei prati (carvi)? anche dalle mie parti lo si usa per fare un liquore che si chiama carùgo.
RispondiEliminainteressante il gelato!
@roberta cobrizo: prima di decidermi a pubblicare ho fatto delle ricerche in rete e mi pare che sia diverso: i semini sono più allungati e grigi, almeno da come posso vedere qui ...
RispondiEliminaMi piacerebbe davvero saperne di più!
secondo ed ultimo tentativo ;-) : forse ajwan?
RispondiElimina@roberta cobrizo: davvero non saprei ... Entrambi hanno la stessa intensità aromatica (da come leggo qui) ed il colore grigiastro delle foto potrebbe essere indicativo ....
RispondiEliminaNon immagino il sapore si quella spezia che dici, ma il riso in versione dolce/gelato immagino con la cannella, la vaniglia o la fava tonka..
RispondiEliminaMi stuzzica l'idea!
magari lo conosci già, (nel caso, scusa), ma io ti segnalo il sito di Gernot Katzer: http://www.uni-graz.at/~katzer/engl/index.html
RispondiEliminaè molto interessante! forse può aiutarti.
@Giulia: … io al contrario, cerco di immaginarlo con l’aroma delle fave tonka!
RispondiElimina@roberta cobrizo: al contrario non lo conoscevo e lo guarderò con calma.
Ti ringrazio tanto: è una spezia che amo, ma fino ad ora ho evitato di proporre ricette che la contenessero, proprio perché ne so ben poco e non sarei stata in grado di dare indicazioni, qualora mi fossero state chieste ….
Grazie :))
B'è..questo è tutto un'altro tipo di gelato! complimenti, originalissimo e davvero curioso!
RispondiEliminabacioni
mi incuriosisci moltisimo con questa spezia che dovrei conoscere (?), forse qulcuna dell mie zie ma non so come farle pervenire la foto..il gelqto di riso se mi resta tempo prima di partire lo voglio proprio fare con (appunto) la fava tonka, senz'altro più delicato come profumo e gusto.
RispondiEliminaps: se ne so' di più ti diro':) baci
La spezia sembra un po' la nigella, ma io non so che sapore abbia, quindi non so se possa essere quella... quindi non ti ho aiutata!
RispondiEliminaComunque mi intriga il gelato al riso, tanto più che è gluten free!
P.s. Ma la farina di carrube, quando l'aggiungeresti?
Milena anche per me la gelateria è una meta allettante e curiosona come sono ,non mi tiro indietro a nuovi assaggi.Ecco questo è un gusto mai provato e penso che mi sorprenderebbe piacevlmente..Immagino abbia un gusto molto delicato,ma pronto a sostenere l'abbinamento con aromi più forti!!!Per la spezia non ti posso aiutare,mi spiace.. a pretso e buona domenica!!
RispondiEliminaCiao Milly (posso chiamarti così?) il gelato al riso è estremamente fantastico!
RispondiEliminaPer quanto riguarda questo curioso seme... anche dalle mie parti si usano dei semini (che tra l'altro mi sembrano proprio quelli) per pane,taralli e biscotti,però ricordo che mi veniva detto che fossero semi di finocchietto selvatico,la cosa è davvero strana,io ricordo che erano identici e i taralli che mangiavo avevano il profumo dell'anice,adesso facendo le ricerche sul web i semi del finocchietto selvatico dice sono verdi.. Mha sto andando in confusione ma io qui semini li ho mangiati!
Se quest'estate mi capiterà di andare (strada permettendo) a Cosenza chiederò se per caso questi amici ne sanno di più,non si sa mai...
Mi sono dilungata,scusa!
Donatella
@manuela e silvia: è un gelato che conquista e naturalmente le spezie per aromatizzarlo, possono essere scelte secondo il gusto personale
RispondiElimina@Mariluna: poi fammi sapere ….
@fantasie: ho pensato anch’io alla nigella, ma quei semi mi sembrano più tondeggianti!
Grazie per la domanda: ho integrato il post: la farina di semi di carrube si scioglie a caldo, quindi si unisce al composto quando il riso lesso si riporta sul fuoco con il latte! Io non l’ho usata perché non l’avevo ….
@Damiana: abbiamo più di un punto in comune ….
@ilcucchiaiodoro: mi puoi chiamare come vuoi!
Grazie, ci terrei tanto a saperne di più!!!!
Il finocchio selvatico, così come l’anice sono verdi, mentre questi semini tendono al nero ….
fantastico questo gelato!devo provarlo!!
RispondiEliminaecco senza la tua spezia...anche perchè non la conosco...mi dispiace!
complimenti!!
ciao!
Mai assaggiato il gelato di riso...che curiosità!
RispondiEliminaNon conosco il tipo di spezia che presenti in questa foto, ma golosa di gelato mi sono divorata la ricetta che non conoscevo :-)
RispondiEliminaBellissima foto!!!
Un bacione
Il gelato di riso mi è piaciuto, l'ho assaggiato anche io in una gelateria molto fornita molto tempo fà...Grazie per la ricetta, per la spezia non ho idea mi piacerebbe saperne di più se hai notizie faccele sapere!!!Ciao.
RispondiEliminaAnche io all'inizio ho pensato al cumino dei prati (caraway), ma la forma dei semi mi sembra diversa. I semi di Ajwan che ho io non sono neri. Una ricerca interessante. Tienici informati. Il gelato al riso l'ho assaggiato anni fa, ma non ho mai provato a farlo. Le tue coppettine fanno una gran gola.
RispondiEliminaE' vero Milena, il gelato di riso è molto buono e delicato.
RispondiEliminaTu poi gli hai aggiunto una spezia misteriosa, sconosciuta ai più....quindi il tuo non è propprio replicabile, almeno per il momento.
Ma mi sa che sarà così a lungo perchè qualora identificassi la spezia, hai voglia ghe dove vivo io riesca a trovarla!
Quindi è una di quelle ricette per me irrealizzabili,profumi speziati che fanno sognare atmosfere magiche....
bravissima come sempre, le tue creazioni sono sempre originali e nuove
Un abbraccio e a presto
Ma che bella ricetta!?
RispondiEliminaciao lenny carissima :-)
RispondiEliminascusami la latitanza degli ultimi periodi. passo giusto da te per augurarti buone vacanze e.... riposo!
un bacione
b
Non l'ho mai assaggiato...ma dev'essere particolae ed interessante come sapore!!!! mi hai incuriosita!!! buona Domenica
RispondiEliminama è splendido!!! non ho mai visto un gelato così buono!!!! credimi, davvero! a me piacciono molto le spezie e il riso, quindi è perfetto! complimenti, sei bravissima! M
RispondiEliminaChe meraviglia Milena! Grazie anche della versione "senza gelatiera"... non so quando ma prima o poi la comprero' anche io! Riguardo alla spezia purtroppo non dispongo di indizi utili...
RispondiEliminaBuona domenica :)
Un gelato particolare ed originale.Lo proverei subito, se fosse possibile.. Molto interessante questo post. Ciao Daniela.
RispondiEliminaUna delicata squisitezza a cui, come sempre, hai saputo conferire il tuo marchio distintivo :-)
RispondiEliminaHo fatto recentemente un dolce al cucchiaio composto da una crema di riso variegata con lamponi. La struttura particolare della crema mi ha dato l'idea di provare a straformarla in gelato, anche se probabilmente i passaggi che ho usato non sono corretti, ma il risultato non è stato male. Ho passato la crema nel congelatore, ed ogni 30 minuti la frullavo a massima potenza con le fruste elettriche. Alla fine, dopo tre passaggi, ho ottenuto una crema areosa simile a nuvola. Diversamente da te sono partito da una farina di riso e credo sia per questo che è rimasta nella crema una lieve consistenza "sabbiosa", ma molto fine.
RispondiEliminaHo sentito parlare spesso della farina di carrube in relazione ai gelati, non mi è mai capitato di trovarla, viene venduta attraverso canali specifici?
Per il resto complimenti per questo tuo gelato speziato.
Vi invidio la capacità di gelatare.. Io, niente. Immaginerò di mangiarlo..
RispondiEliminadaniela
Cara Milena, rispondo qui alla tua domanda.
RispondiEliminaL'agar agar l'ho acquistato in un negozio bio che si chiama Natura si. E' in polvere e si scioglie immediatamente in un pò di liquido, un pò come la maizena. Io mi sono trovata molto bene. L'unica cosa costa abbastanza, ma non è che se ne consumi in gran quantità.....
Spero di esserti stata utile.
Un bacione e a presto
Che peccato non poterti aiutare... quel pelucchio sopra ogni seme è piuttosto caratteristico. Me lo ricorderò e se mi ci imbatterò ti farò sapere...
RispondiEliminaCome sempre resto ammirato dalla preparazione ma anche dalle disquisizioni a margine...sopratutto la frase di Milena:"...cerco di immaginarlo con l’aroma delle fave tonka!..." ahahahahahaha :DDD
RispondiEliminaMilena mettiti nei miei panni, non so fare il gelato, non conosco quella spezia e tu mi spiazzi parlando di fave tonka! Praticamente in un post hai decretato il mio abisso di ignoranza gastronomico! eheheheheh :PPP
Che dici mi bocci o un rimando a Settembre è sufficiente?! ;P
Non so aiutarti con la spezia ma sono entusiasta del gelato di riso! Ho sempre desiderato farlo! Entra di prepotenza subito nella mia wishlist dei gelati da fare nei prossimi giorni!!
RispondiEliminaBuona giornata!
Jas
Io opterei per il carvi così a spanne!
RispondiEliminatra le ombrellifere che danno semi aromatici usat in cucina c'è l'anice, il finocchio, il carvi (o cumino dei prati)... il cumino classico poi ma è molto forte e usato nelle cucine asiatiche in preparazioni salate!
cmq io voglio la gelatiera!!! e pure questo gelato delicatissimo!:)
@tutti: non datevi per vinti: potete replicare la ricetta con altre spezie, di vostro gradimento.
RispondiEliminaScusatemi se non riesco a passare da ognuno di voi, ma al mio ritorno recupererò!
Buone vacanze a tutti!
@Asa_Ashel: so che la farina di carrube è reperibile nei punti vendita del Natura Sì, ma probabilmente si potrebbe acquistare anche online … purtroppo non so essere più precisa, ma se sei interessato, mi posso informare e poi ti farò sapere!
@Gambetto: scherzi? Io ch emi appassiono ai tuoi post dalle premesse romanzate e dalle ricette dettagliate .. per non parlare quelli sulla panificazione, settore in cui ho tanto da imparare: mi sa che tra i due sono io ad avere bisogno di ripetizioni ….
@terry: grazie ….
I semi in questione sono il frutto dell'Ananzu, una varietà di Pimpinella anisum che cresce spontaneamente in Sila e nelle montagne intorno a San Giovanni in Fiore (CS). E' una pianta assolutamente selvatica che non cresce coltivandola probabilmente perchè affinchè i semi stessi possano germinare hanno bisogno di subire diversi passaggi alle temperature invernali della Sila. Viene da sempre usata come spezia nella preparazione dei taralli.E' quasi introvabile e costa a peso doro, nell'ordine di circa 400 €/Kg.
RispondiEliminaEsiste ormai dal 1996 un'azienda che produce un'anicetta proprio con questi semi, l'Ananzu.
http://www.saporisilani.it/?pg=ananzu
Quindi in tutto il resto d'Italia non vegeta?
RispondiEliminaFinalmente delle notizie certe su questa spezia inebriante che mi ricorda l'infanzia ed i biscotti della mia mamma :D
Grazie per le info dettagliate :D
Non ho notizie di Ananzu raccolto fuori della Sila.
RispondiEliminaCi troviamo dunque davanti ad una biodiversità forse unica su tutto il territorio italiano?
RispondiEliminaIncredibile!
My best congratulations for your beautiful site! Perfect !!!
RispondiEliminaconsultation voyance gratuite