Meme del ricordo - Cibi della memoria
Chiudendo gli occhi e seguendo il filo dei ricordi, in un processo inverso a quello suggerito da Grazia (cibo che evoca il ricordo), mi sono ritrovata in piena estate: canicola, sole, mare, bimbi vocianti dalla pelle biscottata e a casa, un piatto freddo per ristorarsi e concedersi una tregua, prima di rituffarsi in un mare infinito di giochi e spensieratezza …
Questa pietanza ricorda le estati felici della miei anni verdi, ma rappresenta anche la "memoria storica" della mia famiglia: la cucinava spesso mia nonna, la ha ereditato mia madre e queste due donne la hanno tramandato a me.
È anche un piatto che fa parte della tradizione culinaria calabrese, caduto ultimamente nell’oblio, sconosciuto infatti a molte giovani famiglie, fino a divenire una "pietanza in via di estinzione" e quindi, una "biodiversità da salvaguardare" che si può tuttavia ancora gustare nelle osterie del luogo (inserite nel circuito sloow food).
A proposito di ricette della memoria (di carattere oggettivo), ho letto: In Italia ogni 500 metri c’è una ricetta originale diversa, in ogni angolo di regione prodotti differenti, su ogni collina vitigni unici ….
Tutte cose buonissime e insieme insegne commestibili che esprimono la gente, i mestieri, la cultura del posto.
Come raccontano i Musei del gusto, mappa della memoria enogastronomica italiana, 10 sezioni online per andare alle fonti della civiltà della tavola.
Chiudendo gli occhi e seguendo il filo dei ricordi, in un processo inverso a quello suggerito da Grazia (cibo che evoca il ricordo), mi sono ritrovata in piena estate: canicola, sole, mare, bimbi vocianti dalla pelle biscottata e a casa, un piatto freddo per ristorarsi e concedersi una tregua, prima di rituffarsi in un mare infinito di giochi e spensieratezza …
Questa pietanza ricorda le estati felici della miei anni verdi, ma rappresenta anche la "memoria storica" della mia famiglia: la cucinava spesso mia nonna, la ha ereditato mia madre e queste due donne la hanno tramandato a me.
È anche un piatto che fa parte della tradizione culinaria calabrese, caduto ultimamente nell’oblio, sconosciuto infatti a molte giovani famiglie, fino a divenire una "pietanza in via di estinzione" e quindi, una "biodiversità da salvaguardare" che si può tuttavia ancora gustare nelle osterie del luogo (inserite nel circuito sloow food).
A proposito di ricette della memoria (di carattere oggettivo), ho letto: In Italia ogni 500 metri c’è una ricetta originale diversa, in ogni angolo di regione prodotti differenti, su ogni collina vitigni unici ….
Tutte cose buonissime e insieme insegne commestibili che esprimono la gente, i mestieri, la cultura del posto.
Come raccontano i Musei del gusto, mappa della memoria enogastronomica italiana, 10 sezioni online per andare alle fonti della civiltà della tavola.
Uova, cipolle e pomodori (‘Ovi, cipuddi e pummadori)
Eccone un trittico:
1. come leccornia finger food nei pirottini (con frammento di "crostino")
2. versione tradizionale (al centro)
3. come stuzzichino, morbida farcia per crostini (ho usato un pezzo di pane biscottato, fresa )
L’idea in più: D'estate può essere servito nei "cestini di pomodori" (pomodori tondi, svuotati a mò di contenitore).
‘Ovi, cipuddi e pummadori
Ingredienti x 4
2 uova
1 cipolla di Tropea (dimensioni medie)
2 pomodori
olio d'oliva
sale
Preparazione
Mondare, lavare, tagliuzzare la cipolla a pezzi grossolani e farla imbiondire nell'olio. Aggiungere i pomodori ridotti a cubetti anch'essi grossolani e regolati di sale, lasciandoli andare per 5' circa (fino a quando il pomodoro non si ammorbidisce).
Sgusciare le uova in una ciotola, sbatterle con una forchetta, aggiustate di sale e versarle sulla cipolla e sui pomodori, mescolando ripetutamente, finché il composto di uova non avrà assunto una morbida consistenza.
Togliere dal fuoco e servire caldi o freddi, in qualsiasi stagione dell'anno.
Eccone un trittico:
1. come leccornia finger food nei pirottini (con frammento di "crostino")
2. versione tradizionale (al centro)
3. come stuzzichino, morbida farcia per crostini (ho usato un pezzo di pane biscottato, fresa )
L’idea in più: D'estate può essere servito nei "cestini di pomodori" (pomodori tondi, svuotati a mò di contenitore).
‘Ovi, cipuddi e pummadori
Ingredienti x 4
2 uova
1 cipolla di Tropea (dimensioni medie)
2 pomodori
olio d'oliva
sale
Preparazione
Mondare, lavare, tagliuzzare la cipolla a pezzi grossolani e farla imbiondire nell'olio. Aggiungere i pomodori ridotti a cubetti anch'essi grossolani e regolati di sale, lasciandoli andare per 5' circa (fino a quando il pomodoro non si ammorbidisce).
Sgusciare le uova in una ciotola, sbatterle con una forchetta, aggiustate di sale e versarle sulla cipolla e sui pomodori, mescolando ripetutamente, finché il composto di uova non avrà assunto una morbida consistenza.
Togliere dal fuoco e servire caldi o freddi, in qualsiasi stagione dell'anno.
Ho appena digerito il cappuccino, ma sarei già pronta per ingurgitare un kg di cipolle di Tropea...aaaaaah, che meraviglia!Sono in estasi mistica...
RispondiEliminaMi hai riportato alla memoria il piatto preferito da mio nonno!!!Grazie lenny,TVB!!!! lo farò stasera stessa!
RispondiEliminaSemplice ma sicuramente buonissimo! Del resto dopo una mattina di sole in spiaggia ci vuole qualcosa di fresco!
RispondiEliminaCiao,
Aiuolik
La semplicità vince su tutto, complimenti!!
RispondiEliminaSono sapori che adoro già separatamente, nell'insieme devono essere un piatto strepitoso. Da NON dimenticare assolutamente.
RispondiEliminaGrazie per averlo seganalato!
ciao
Grazia
Un bel sogno culinario semplice e appetitoso. Grazie anche della citazione.
RispondiEliminaAnche mia nonna me lo fa sempreeee, soprattutto in estate con i nostri pomodori dell'orto!ne mangio delle padellate!
RispondiEliminache bella ricetta,pensa la mia bisnonna la faceva fai bene a riesumare ricette in via d'estenzione anche io stò facendo con quella sicula e anche umbra buona giornata
RispondiEliminaspilucchina - aspetta di provare la ricetta e vedrai che estasi!!!!
RispondiEliminacannelle - dimmi poi se è piaciuto
aiuolik - veloce da preparare, semplice per gli ingredienti usati ed energetico per dare la giusta carica
anicestellato - la semplicità è una carta vincente, ma talvolta ce ne dimentichiamo
cuocapercaso - di sicuro è indimenticabile: grazie a te per il bellissimo meme
simona - anche in cucina si vive di sogni
nightfairy - allora ne sei una grande estimatrice
caravaggio - alcuni piatti meritano una seconda vita
Assomiglia alla nostra frittata con le cipolle (che però non ha il pomodoro), piatto in cui letteralmente sguazzerei... sarebbe curioso ed affascinante seguire il filo invisibile che unisce le due ricette, percorrendo la spina dorsale della nostra penisola.
RispondiEliminaComplimenti per tutto.Scopro ora questo bellissimo blog.
RispondiEliminaBravissima,tornerò spesso a trovarti!
E' una grande gioia venire da te, cara Lenny, la Calabria é a portata di mano e te ne sono grata. Sento il profumo delle cipolle rosse....:D
RispondiEliminaelisabetta – è un’idea interessante e credo che al termine di questa rassegna, saranno molti i “piatti regionali” che pur essendo di provenienza geografica diversa, presentano caratteristiche comuni: il titolo potrebbe essere “Piatti – Fratelli d’Italia”!!!
RispondiEliminaparole di burro - BENVENUTA e grazie per gli apprezzamenti
mariluna - uno dei vantaggi di Internet è anche quello di abbattere le distanze geografiche
con una leggera modifica ci ho fatto un ottimo piatto unico: 1 cipolla di tropea grande, pomodorini ciliegini in quantità (una ventina), 6 uova.
RispondiEliminaHo passato in padella con olio la cipolla a rondelle e i pomodorini a quarti, e quando erano dorati ma in forma ci ho versato le uova precedentemente strapazzate in una terrina con un pizzico di sale. Ho coperto, per far cuocere senza dover girare, è uscita una specie di frittata molto bella da vedere e molto buona da mangiare, assieme a delle fette di pane rustico e un buon rosso vivace (io gutturnio!!)
Grazie per essere passata: non mi resta che provare questa versione, anche se all'insaputa di mia madre che avrebbe da ridire, trattandosi di una ricetta della tradizione :)
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