Un evento calabrese imperdibile per l’imponenza e la suggestione che genera, è l’insieme di celebrazioni al servizio del culto della Madonna della Consolazione che si tiene ogni anno in Reggio Calabria, la seconda domenica di settembre.
Tralasciando le immagini che immortalano il rito religioso, per altro perdute a seguito di “un’incauta manovra”, seguono le foto della fiera ("scattate alla meno poggio, in situazioni estreme" - leggasi seguito accaldato ed insofferente all’attesa!).
Ceramiche di Seminara (RC) che, pare abbiano affascinato grandi artisti, fra i quali Picasso che ne comprò a decine.
Tralasciando le immagini che immortalano il rito religioso, per altro perdute a seguito di “un’incauta manovra”, seguono le foto della fiera ("scattate alla meno poggio, in situazioni estreme" - leggasi seguito accaldato ed insofferente all’attesa!).
Ceramiche di Seminara (RC) che, pare abbiano affascinato grandi artisti, fra i quali Picasso che ne comprò a decine.
Una ceramica dai colori che vanno dall'arancio al bruno, dal verde al giallo che si esprime maggiormente nella produzione apotropaica volta a respingere gli influssi nefasti degli spiriti maligni: vasta è la carrellata di volti umani, quasi sempre colti in un atteggiamento torvo e provocatore, con smorfie o accentuazioni caricaturali di alcune parti anatomiche.
I candelieri e boccali presentano proporzioni esagerate
Cesti
Antichità
Parsimonia o esempio di saggezza
Altri tempi!
Silhouettes e gabbie: piccole prigioni
Mostaccioli o nzuddha, biscotti tipici dalle forme libere che raffigurano gruppi di animali, figure umane e religiose
Una collezione delle forme classiche di questi speciali biscotti è raccolta presso il Museo di Palmi (RC) e presso il Museo nazionale delle arti e mestieri di Roma. In ogni caso incerta è l’origine dei mostaccioli, forse araba, anche se il nome deriva dal latino “mustacea” antica focacceria nuziale, o forse magno -greca.
A seguire fritole, cibo da strada, preparato in grandi calderai dagli effluvi prepotenti ...
A seguire fritole, cibo da strada, preparato in grandi calderai dagli effluvi prepotenti ...
Che belle queste foto! Grazie Lenny. Incauta manovra col tasto "cancella"? I biscotti in particolare sono bellissimi.
RispondiEliminaCiao!!!!
RispondiEliminaLa ceramica di Seminara ricorda molto quella di Caltagirone o sbaglio?
Buona giornata
Le foto magnifiche,ma anche l'originalità delle cose fotografate non è da meno... certo le ceramiche sono belle ma mi hanno fatto ridere le tabelle fotografate!!! Quelle del marito è fantastica ma quella del tariffario con un quarto d'ora è veramente il massimo!!!! Della serie,spogliarsi e vestisi per strada...
RispondiEliminaFantastica Lenny!
Buongiorno carissima! Non conoscevo le ceramiche di Seminara e sono molto particolari....
RispondiEliminaBelle foto!
Un abbraccio
Non avevo mai sentito parlare di questa manifestazine... Che belle foto che hai scattato! Quei biscotti involgliano parecchio che forme porticolari
RispondiEliminaIl nostro è davvero un paese straordinario!
RispondiEliminaOgni regione possiede un patrimonio immenso in termini di tradizione, cultura, fantasia...
Che bellezza! Soprattutto i mustazzoli, mi ricordo quando ero piccola e mi compravano quelli decorati con gli strass, alle bancarelle!
RispondiEliminabellissimo questo reportage!!!
RispondiEliminagrazie
Che bellezze Lenny!!!Grazie per averle condivise con noi!!!
RispondiEliminabacione
Ma che interessante fiera!!!! bellissime le ceramiche ed i cartelli "antichi" soprattutto quello delle mogli che non usano i propri mariti per non sciuparli, bensì quelli delle altre mi ha fatto sorridere! hihihihihi :-D bacioni...
RispondiEliminamagnifico reportage, grazie lenny!
RispondiEliminabuona giornata
Cara Lenny,
RispondiEliminagrazie per questo post, mi hai fatto conoscere realtà che, ahimè, non ho mai avvicinato ma di cui sono curiosa. Interessante soprattutto la storia dei biscotti, della loro origine e dell'esistenza di un museo romano in proposito...
Buona giornata,
wenny
p.s.: i manichini mi hanno letteralmente rapita, non ne avevo mai visti...
Grazie per aver condiviso con noi alcuni momenti di questo evento, io non lo conoscevo e l'ho trovato molto interessante!
RispondiEliminaUn bacione
Spettacolari queste opere, allegre e molto espressive. Poi ci hai fatto fare un bel giro che ci lascia con il sorriso, grazie!
RispondiEliminaBellissimi scatti...ora attendo la golosa ricetta!
RispondiEliminaUn bacione
fra
Ciao lenny, queste ceramiche sono molto particolari, per i colori e per le espressioni:
RispondiEliminaHai fatto prorpio delle bellissime foto!!!!!!
Amo da sempre fiere e mercatini, ci passo delle ore, grazie mille per questa piccola gita!
RispondiEliminaLenny, queste ceramiche sono spettacoli...
RispondiEliminaMio papà è di Caltagirone, e lì vivono i miei zii e la mia nonna, quindi le nostre rispettive case sono sempre state piene di ceramiche! XD
Ma queste sono proprio speciali!! Poi la descrizione antropologica che ne hai dato mi fa quasi venire i brividi, non sto scherzando! Io adoro l'antropologia, e leggerne i termini, tipo "APOTROPAICO", mi piace da morire! XD (Lo so sembro pazza!)
Grazie per questo splendido post, davvero profondo e interessante.
...Ma la ricettina dei biscotti non hai mica modo di trovarla? :P
(ros)marina
Ahah, fortissimo il cartello con le "tariffe"... XD
RispondiEliminatutte foto curiose e simpaticissime
RispondiEliminasono del tipo che mi piace di più fare e vedere, brava!
Ciao Lenny, grazie per le cose bellissime che hai scritto sul blog di Acquaviva: ho cercato sul tuo profilo un recapito per contattarti ma non l'ho trovato.
RispondiEliminaC'è un indirizzo mail a cui posso scriverti?
un bell viaggetto nella mia Calabria delle tradizioni che mi piace tantissimo...che nostalgia di quelle visioni nelle fiere dei villaggi!!!!
RispondiEliminaBrava lenny far conoscere queste cose é cultura!!!
@Simona: proprio così: incauta manovra col tasto "cancella" …
RispondiEliminaCe ne sono anche di più belli e dalle forme interessanti, ma alcuni erano in mostra in posti troppo soleggiati e non li ho potuti fotografare
@Lydia: ci sono delle similitudini in effetti: chissà, forse hanno origini comuni …
@ilcucchiaiodoro: i cimeli del passato suscitano a volte il sorriso
@marifra79: non le conoscevo neanche io fino a due anni fa ….
@Elisakitty's Kitchen: è una ricorrenza molto sentita in Calabria, ma è la prima volta che vi ho preso parte
@Virò: la cosa sorprendente è che nella stessa regione, da provincia a provincia cambiano le consuetudini, i manufatti, le ricette ….
@Onde99: pur essendo biscotti poco gradevoli al palato delle bimbe “da merendine” hanno un loro fascino
@robertopotito: grazie a te per avere apprezzato
@Saretta: ero in dubbio se dedicavi un post ….
@Claudia: è un’ironia amara, ma ha un fondo di verità
@Babs: grazie a te e buona giornata
@Wennycara: a volte diamo per scontate delle realtà a cui siamo abituati: mi riferisco a questi biscotti ai quali sono legati molti ricordi d’infanzia.
I manichini hanno affascinato anche me: ho dovuto controllarmi per non acquistarne uno …..
@Camomilla: i colori delle ceramiche ubriacano gli occhi e mi è piaciuto l’idea di farle sfilare davanti alla mia finestra
@dada: in particolare, le ceramiche che ho fotografato, erano ben allestite ed alcune maschere erano fissate a dei tronchi d’albero, offrendo uno spettacolo abbacinante nel sole del mattino
@Fra: felice che ti siano piaciuti, anche se molti scatti non sono “tecnicamente” riusciti per via del troppo sole o per la posizione di alcuni soggetti (le tabelle per es. erano collocate troppo in alto o in posizioni disagevoli)
@stefi: i colori squillanti e le espressioni da sberleffo sono una loro peculiarità
@sally: sotto il sole impietoso (come è capitato a me) non è il massimo, ma hanno un loro interesse
@Marina: ho imparato ad amare le ceramiche artigianali, nel periodo in cui ho vissuto a Messina: sono bellissime anche quelle di Santo Stefano di Camastra.
Anch’io subisco il fascino delle parole, in particolare di alcune e “apotropaico” è una di quelle.
Ho letto qualche ricetta dei biscotti in rete, ma non so se sia affidabile.
In realtà è poco conosciuta, perché si tratta di biscotti antichissimi che nessuno più prepara in casa.
So per certo che la zia di una mia amica conosce la ricetta, espressa in “manciate”. Se riesco a rintracciarla ti farò sapere
@astrofiammante: grazie
@Virò: il mio indirizzo mail è: lennyl@libero.it e lo trovi nel mio profilo
@Mariluna: mi sono ricordata del tuo consiglio ...
Hai visto questo post di Fiordisale?
RispondiEliminahttp://www.fiordisale.it/2009/09/15/%C2%ABl%E2%80%99uscio-del-batticuore%C2%BB-storie-di-anciennes-maisons/
Baci!
m.
@mariù: grazie per la segnalazione, è una bella coincidenza
RispondiEliminaQuesta è una buona idea articolo anzi futuro si legge un po 'di tempo e, a volte il suo opposto sul tema!
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