Dopo il mare, una passeggiata sull’impervio Aspromonte, dove l’aria rarefatta, la vegetazione lussureggiante e le alture maestose, offrono uno spettacolo di una bellezza mozzafiato.
Incamminandosi per un sentiero che conduce verso l'ignoto ed incuranti del sole e dei graffi alle gambe, camminando, chiacchierando e ridendo e poi ancora, camminando, chiacchierando e ridendo ...
... può accadere di scoprire un cespuglio di more e di cercare di studiare la strategia giusta per farne un bel bottino ...
... può accadere di cercare riparo per riprendere fiato, sotto un pero o un sambuco (ammirandone le bacche colorate) e di incantarsi al flessuoso movimento del finocchio selvatico, guidato dal soffio leggero del vento ...
... può accadere di stupirsi davanti ad una pianta di zucchini dai meravigliosi e delicati fiori che spunta prepotentemente su un percorso accidentato e poi appurare che l’anno prima, in quel luogo era stato interrato uno zucchino per gioco ….
… o avvistare una zucca “abbandonata” quasi sul ciglio di una strada sterrata, far presente del fatto (non è reato penale come l’abbandono degli animali domestici, ma è comunque irriguardoso nei confronti della Natura!) e riceverla in dono!
... può accadere di ritrovarsi davanti una scaletta di legno … ma per salire dove?
… e per ristorarsi, dopo il tanto camminare, arrivare al forno a legna ...
VICENDE DI CUCINA E DI FORNO
… e trovare il pane appena sfornato, da gustare senza indugio, condito con l’olio d’oliva di produzione locale (una degustazione che si è rivelata un'esperienza così intensa, da non lasciare spazio ad immagini di repertorio!!!)
… e dopo un taglio in due ed il riposo a forno spento per una notte , il pane bruschettato
…. e preparare allegramente in casa lo stomatico (biscotti al caramello), con relativa ricetta (qui) tempestivamente annotata sul mio fido taccuino personale.
...........................
Curiosità - Alberi monumentali
Il Corpo Forestale con un’indagine iniziata nel 1982, ha censito (Censimento nazionale degli alberi di notevole interesse) 22mila Alberi monumentali, alberi ultracentenari e millenari testimoni del nostro passato.
Le caratteristiche che fanno di un albero un monumento sono varie: si considera innanzitutto la dimensione che deve risultare eccezionale rispetto alla specie presa in esame. Da registrare anche l’età superiore a quella che una pianta solitamente raggiunge. Non meno importanti i fattori di tipo storico e culturale: alberi legati a pagine della nostra storia o ch raccontano fenomeni che riguardano fatti religiosi e le vite dei santi.
Tra questi spicca un pino laricio, immerso in una pineta stupenda e protetto da transenne, a Sant’Eufemia di Aspromonte.
Questo patriarca verde racconta la famosa “giornata aspromontana” quando il 29 agosto del 1862, l’esercito regio si scontrò con Garibaldi e i suoi volontari per fermarne l’avanzata verso Roma.
In quell’occasione il generale fu ferito da due proiettili (da qui la canzoncina “Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba …”) e venne arrestato.
La leggenda narra che il generale si sostenne al pino a seguito del ferimento.
Tra questi spicca un pino laricio, immerso in una pineta stupenda e protetto da transenne, a Sant’Eufemia di Aspromonte.
Questo patriarca verde racconta la famosa “giornata aspromontana” quando il 29 agosto del 1862, l’esercito regio si scontrò con Garibaldi e i suoi volontari per fermarne l’avanzata verso Roma.
In quell’occasione il generale fu ferito da due proiettili (da qui la canzoncina “Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba …”) e venne arrestato.
La leggenda narra che il generale si sostenne al pino a seguito del ferimento.
Anche io raccolgo le more. Non sull'Aspromonte. Belle le tue foto. Ora aspetto lo stomatico.
RispondiEliminaLenny che belle foto, che bel racconto mi facisti viniri fami
RispondiElimina:)
quel forno è stupendo *
cla
Che reportage meraviglioso!!!!
RispondiEliminalenny io non so scrivere niente quando metti foto e commenti di questo genere.
RispondiEliminaaccuso semplicemente il colpo e mi godo il paesaggio.
lenny..ma è bellissimo!!
RispondiEliminaieri sono stata sotto il Monte Cimo...
una bellissima passeggiata..e anche noi siamo tornati con le gambe graffiate..
quando è così..ci mettiamo a ridere e diciamo..
"anche stasera..niente minigonna!!!"
quanto mi piace camminare...esplorare, annusare ed imparare.
complimentissimi per il post...
mi sembrava essere lì..
grazie..
bacioniii
Ciao Lenny,
RispondiEliminaben ritrovata, hai fatto un bel racconto e delle bellissime foto
CIOA
Nino
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminasimona - ci saranno anche approfondimenti sulle more ...
RispondiEliminaclaudia - è vero: ha un grande fascino, soprattutto quando è attivo
dolcienonsolo - grazie cara
enza - sono costretta a dissentire: sei bravissima ed io sono una appassionata lettrice dei tuoi racconti
brii - tu sei un'esperta di passeggiate in montagna: a me purtroppo capita di rado, ma è sempre un'esperienza bellissima
nino - grazie, mi fa piacere che tu abbia apprezzato
Che meraviglia di reportage...bravissima una che ama questi posti come te che li rappresenta cosi' bene non cé dubbio che mi commuove...l'umiltà e la semplicità di certi valori sono più che apprezzabili, sono da divulgare a chi questi valori ancora esistenti dalle nostre parti rivalutano la cultura della geniunità, della generosità e della pura semplicità...oggi un mondo a parte, vero?
RispondiEliminaGrazie per riportarmi in questi luoghifamiliari. Baci
che bei luoghi Lenny e magnifico racconto!
RispondiEliminaIl forno mi ha lasciato a bocca aperta, sai??
:-***
Belle foto...io aspetto di sapere che ne è stato delle more e di conoscere la ricettina di quel dolcetto finale :-)
RispondiEliminaCiaooo,
Aiuolik
Mio dio, ma tutto ciò è reale? poi il finale col forno è una cosa da restarci secchi, davvero... aspetto la ricetta!
RispondiEliminaciao belle intense le tue foto e i tuoi pensieri hanno sapore di casa passa da me c'è un premio per te ciao
RispondiEliminaChe meraviglia! le mie foto preferite sono quelle con i frutti della natura. Baci
RispondiEliminamariluna - è importante cercare di cogliere lo spirito dei luoghi che si visitano e delle persone che li abitano
RispondiEliminasandra - il forno emana un fascino irresistibile ed è sensazionale ammirarlo come custode delle fiamme prima, dei carboni roventi poi e infine del pane
aiuolik - curiosona!!!!
ciboulette - è una storia divertente, ma vera, come tante del nostro quotidiano
precisina - è tutto reale, certo, anche se la chiave di lettura è quella di una visitatrice occasionale ed ammirata
unicornorosa - cercherò di passare al più presto: sto vivendo giorni convulsi, zeppi di impegni personali. Ti ringrazio tanto per il pensiero
twostella - e come non concordare con te?