Quei chicchi tondi e succosi, caparbiamente aggrappati al raspo in ordine digradante, raccontano una storia di fatiche, sudore e rispetto reciproco, quella tra l’uva e l’uomo …
E dopo il raccolto, richiedono ancora lavoro sapiente per trasformarsi in nettare degli dei: il vino!
E dopo il raccolto, richiedono ancora lavoro sapiente per trasformarsi in nettare degli dei: il vino!
L’uva che ho ricevuto in regalo alcuni giorni fa, proviene da Cirò, località da sempre vocata alla coltura dell’uva e alla produzione di vini pregiati e quegli acini piccini e violacei, per dimensione e colori mi hanno fatto pensare subito ai mirtilli da abbinare ad un guscio …
Da lì ad una royale il passo è stato breve: un dolce sontuoso, ma equilibrato dove un guscio di frolla quasi povero oserei dire, in quanto poco dolce e con un solo uovo, accoglie una crema opulenta fatta con pasta di mandorle, ad avvolgere i chicchi pregiati che in cottura esprimono una dolcezza seducente.
È una delizia inenarrabile che purtroppo non trova riscontro nella foto, per altro frettolosa: di certo sarebbe stata più esplicativa l’immagine delle tortine in fase di preparazione, con i gusci appena stesi negli stampi a custodire la vivacità rotonda degli acini violacei in bella vista (in particolare ho usato due diverse varietà, senza trascurare quelli più piccini senza vinaccioli) o la foto della sezione che avrebbe mostrato le gemme incastonate nella crema dorata ….
Invece le tortine sono state preparate in tutta fretta, senza che potessero comparire sul set fotografico prima della cottura e così è stato per il dopo, in quanto prontamente confezionate ad una ad una, si sono rivelate degne compagne di avventure di una domenica fuori casa, il che depone a favore della versatilità di questo dolce anche per l'asporto.
Da lì ad una royale il passo è stato breve: un dolce sontuoso, ma equilibrato dove un guscio di frolla quasi povero oserei dire, in quanto poco dolce e con un solo uovo, accoglie una crema opulenta fatta con pasta di mandorle, ad avvolgere i chicchi pregiati che in cottura esprimono una dolcezza seducente.
È una delizia inenarrabile che purtroppo non trova riscontro nella foto, per altro frettolosa: di certo sarebbe stata più esplicativa l’immagine delle tortine in fase di preparazione, con i gusci appena stesi negli stampi a custodire la vivacità rotonda degli acini violacei in bella vista (in particolare ho usato due diverse varietà, senza trascurare quelli più piccini senza vinaccioli) o la foto della sezione che avrebbe mostrato le gemme incastonate nella crema dorata ….
Invece le tortine sono state preparate in tutta fretta, senza che potessero comparire sul set fotografico prima della cottura e così è stato per il dopo, in quanto prontamente confezionate ad una ad una, si sono rivelate degne compagne di avventure di una domenica fuori casa, il che depone a favore della versatilità di questo dolce anche per l'asporto.
Tarte royale all’uva nera
Ingredienti (x 6 stampini Ø cm 11/12 + 2 più piccoli)
Pasta frolla
150 g burro freddo a dadini
240 g farina 00
30 g zucchero a velo
1 uovo codice 0
½ cucchiaio acqua fredda
Royale
100 g pasta di mandorle *
3 uova codice 0
200 ml formaggio spalmabile (ric. orig. formaggio di latte cagliato)
100 ml crema fraiche
90 g zucchero semolato
½ bacca vaniglia
300 g circa uva
mandorle a lamelle
* La ric. orig. consiglia di prepararla, riducendo in polvere finissima 50 g mandorle pelate e sbollentate e poi mescolate con 45 g zucchero semolato fino ad ottenere una pasta liscia, ma io ne ho usata una pronta, alquanto soddisfacente.
Preparazione
Pasta frolla. Sabbiare burro, farina e zucchero nella planetaria (o in una ciotola, lavorando con la punta della dita). Aggiungere l’uovo e l’acqua fino a legare l’impasto. Compattare dando la forma di un panetto e, dopo averlo avvolto con pellicola, riporre in frigo.
Royale. Grattugiare la pasta di mandorle e mescolarla con gli altri ingredienti, aromatizzando con i semi di ½ bacca di vaniglia.
Rivestire gli stampini con la pasta frolla stesa tra due fogli di carta forno, far riposare in frigo per mezz’ora. Prelevare gli stampi, distribuirvi gli acini d’uva e ricoprire con la royale, fermandosi un po’ più sotto del bordo di frolla (a me è avanzata un po’ di royale e l’ho trasferita in 3 stampini di ceramica per budini, affondandovi acini d’uva e cuocendoli poi in forno: ho così ottenuto un dolce delizioso, a metà tra un clafoutis ed un cheese cake). Ricoprire con le mandorle a lamelle ed infornare nel forno preriscaldato a 175° per 30-40’. [Tratta da Pane, dolci e biscotti di L. Lindholm]
- Per la Tarte royale alle more e ribes bianco qui
mamma mia, Milena, che splendore!!!!!!!!!!!! brava
RispondiEliminaNon me ne volere, ma al cosidetto "nettare degli dei" preferisco di gran lunga i chicchi, specie se nascosti nella tua tarte royale :) Che meraviglia queste mini crostatine. Un bacione, buona settimana
RispondiEliminaUn trionfo queste tarte! La frolla sarà anche povera, ma il ripieno la arricchisce e non poco! E bello il paragone degli acini con i mirtilli! E vista la ottimissima causa, ben venga la foto frettolosa che a me non dispiace proprio per niente :D! Buona giornata!
RispondiEliminaIncanto del gusto.....un bacione ;-)
RispondiEliminaDa te nn si passa solo per leggere la ricetta ma anche per restare incantata dalle immagini spetatcolari!!baci,imma
RispondiEliminaIl rapporto tra me e il Cirò è di tutt'altro tipo ;-) Ma credo che, dopo aver letto questa ricetta, potrebbe estendersi a tutto tondo!!!
RispondiEliminaSpettacolare, soprattutto l'aggiunta delle lamelline di mandorle..., belle a vedersi e sicuramente azzeccatissime nell'accostamento! Brava!!
RispondiEliminaFranci
Questa tarte soddisfa occhi e palato! E' una meraviglia ed è una meraviglia l'idea dell'uva che rilascia il suo succo in guscio croccante prima e poi compatto di mandorle. Un dolce perfetto!
RispondiEliminauna meraviglia Milena, con quel profumo di mandorle...e ogni chicco un esplosione di gusto!
RispondiEliminabuona settimana :)
Mi sembrano infinitamente "buone" oltre che belle!!! Ciao Milena!
RispondiEliminaCiao Milena.. finalmente dopo un sacco di tempo ricconi qui.. come sempre incantata dalle tue creazioni e dalle tue bellissime immagini.. un bacio
RispondiEliminaTu sei una fata, tuto ciò che tocchi assume un aspetto etereo!
RispondiEliminaE' una ricetta fantastica, non ho mai provato con l'uva ma mi sembra un'idea eccellente. Io la crema la faccio anche con mandorle non ridotte in farina finissima perchè mi piace se la crema rimane un pò granulosa.Il bello sta proprio nel provare mille varianti, vero? e io voglio provare con l'uva SUBITO!!!!
RispondiEliminaVeramente meravigliose e sicuramente non pesanti come tante altre tartes!
RispondiEliminaBravissima e grazie per questa fantastica idea! Buon lunedì!
Scrivi in modo così complesso, articolato e ricco che è un piacere anche solo leggerti raccontare una ricetta. È un piacere, perché è sempre più raro, purtroppo, trovare blog dove la stessa cura messa nella preparazione del piatto viene dedicata alla stesura del post.
RispondiEliminaLa tarte… eh, la tarte è sublime!
Buon inizio di settimana!
devo smettere di gironzolare a quest'ora sui vostri blog...mi fate venire l'acquolina e addio dieta! favolose queste crostatine 1
RispondiEliminaCiao e buon inizio settimana
belle queste tortine monoporzione
RispondiEliminaMilena mia, hai le mani di una fata *_*
RispondiEliminadecisamente continui ad attirarmi con questi dolci!!ottime anche queste tartellette!!!
RispondiEliminami hai convinta Milena! tra le altre cose scrivi anche benissimo! Questi dolci devono essere un sogno!!!! Un bacione
RispondiEliminaMMmmh, che bontà! quella cremina che farcisce questa tarte è molto simile alla frangipane ma decisamente pià golosa! E poi quei chicconi neri che spuntano fuori sono da svenimento!
RispondiEliminaMilena queste crostatine sono superlative! L'uva è la frutta di stagione che adoro, le mandorle... tutto in formato mignon e molto, molto elegante.
RispondiEliminaMolto intriganti, mi incuriosisce molto il ripieno e sto già meditando di tentare questa Royale anche con altri abbinamenti, anche se questo con l'uva mi piace assai :)
RispondiEliminaadoro un frutto come l'uva, chicci belli succosi!
RispondiEliminale torte sono una vera bontà, beati gli invitati al picnic :D
buona settimana!
Immaginare il profumo di questo dolce è come sentire una carezza per tutto il corpo.... sono davvero una meraviglia!
RispondiEliminaDonatella
Hanno un colore bellissimo
RispondiEliminaciao
Buonissime queste tortine! decisamente eleganti e fruttate di stagione! sei davvero molto brava!
RispondiEliminabacioni
Milena...che dobbiamo fare? sono troppo ma troppo invitanti *
RispondiEliminaCla
Complimenti che meraviglia!!!
RispondiEliminaTi invito al mio contest in collaborazione con giallozafferano..una raccolta di ricette sulle melanzane..se ti fà piacere ti aspetto http://blog.giallozafferano.it/ricetteditina/contest-ala-norma/ grazie ^_^
Splendide...non so che altro aggiungere su queste tartellette...complimenti! Da (tentare di) copiare...
RispondiEliminasimo
molto carina invece!!!è proprio curiosa la rappresentazione...sarà quello strano ripieno!: )
RispondiEliminacioè da provare!
Avevo salvato la ricetta...ma non ti avevo detto che era un piccolo capolavoro di golosità! :)))
RispondiEliminaIn ritardo ma ci sono sempre eh! :P ehehehehe
@tutti: e ovviamente con la stessa ricetta, si può variare di volta in volta la frutta :D
RispondiEliminaQueste mini tartes hanno ammaliato tutti in famiglia: sono molto più buone di come possono apparire :D
@Pamirilla: concordo con te sul fatto che il bello sta proprio nel provare mille varianti possibili di un dolce :D
@Your Noise: ti ringrazio tanto :D
@Le Ricette di Tina: grazie per l'invito ;D
@Gambetto: non ne dubito :D
Mis mejores felicitaciones en su sitio maravilloso! Perfecto !!!
RispondiEliminavoyance par mail