Nel
mese di giugno ho ricevuto un regalo inaspettato dalla mia amica Daniela: un
dolce appena sfornato, un lievitato profumatissimo, soffice e ripieno di ricotta, a forma di
spirale.
L’ho
assaggiato con grande curiosità e poi finito in un baleno: incuriosita, le ho
chiesto la ricetta ed ho scoperto che si tratta di un dolce della sua
tradizione, Brânzoaice, un dolce
rumeno di pasta brioche con l’olio d’oliva, ripieno con un formaggio fresco,
ottenuto dal latte vaccino, molto simile alla ricotta.
Dopo una piccola ricerca in rete, ho appreso che l’aspetto di questo dolce può assumere le forme più svariate e tra questa quelle di rose, è forse la più comune
Dopo una piccola ricerca in rete, ho appreso che l’aspetto di questo dolce può assumere le forme più svariate e tra questa quelle di rose, è forse la più comune
Per
tutta l’estate non sono riuscita a replicarlo, anche se molto spesso ho
utilizzato la base, rimaneggiando un po’ le dosi e usando il lievito madre, per
farne un pan brioche (questo) che ha allietato molte colazioni e merende ....
Riprendendo in mano la ricetta trascritta e custodita con cura, ho voluto cimentarmi con le rose e anche con la “spirale” (quest’ultimo è il formato che mi è stato regalato).
La differenza tra i due non è solo estetica, tanto da sembrare due dolci differenti: le rose incantano l’animo per l’aspetto leggiadro ed il palato per via del loro involucro sottile di pasta ed il cuore ricco di ricotta, mentre la “spirale” è la classica brioche sofficissima, meno avvenente, ma che in famiglia ha riscosso più successo (non voglio influenzarvi, eh!).
Riprendendo in mano la ricetta trascritta e custodita con cura, ho voluto cimentarmi con le rose e anche con la “spirale” (quest’ultimo è il formato che mi è stato regalato).
La differenza tra i due non è solo estetica, tanto da sembrare due dolci differenti: le rose incantano l’animo per l’aspetto leggiadro ed il palato per via del loro involucro sottile di pasta ed il cuore ricco di ricotta, mentre la “spirale” è la classica brioche sofficissima, meno avvenente, ma che in famiglia ha riscosso più successo (non voglio influenzarvi, eh!).
Come
tutti i dolci di famiglia, non ci sono dosi precise, poiché chi li prepara da
anni "va ad occhio" o si affida a dosi empiriche (bicchieri, cucchiai, ecc….) o a gusti personali,
tanto che la mia amica inizialmente mi ha detto che solo impastandola insieme, avrebbe saputo darmi indicazioni precise, perché lei man mano che procede, modifica le dosi degli ingredienti, tenendo conto della consistenza degli impasti o dopo aver assaggiato!
Io però ho orari un po’ balordi e non ho potuto accogliere la sua offerta, così dopo varie insistenze D. è riuscita a fornirmi una ricetta codificata, le dosi delle quali ho trascritto tra parentesi, laddove mi sono concessa qualche piccola licenza ….
Io però ho orari un po’ balordi e non ho potuto accogliere la sua offerta, così dopo varie insistenze D. è riuscita a fornirmi una ricetta codificata, le dosi delle quali ho trascritto tra parentesi, laddove mi sono concessa qualche piccola licenza ….
Brânzoaice (brioches rumene ripiene di ricotta) a lievitazione naturale (ma anche no)
Ingredienti
150
g lievito madre rinfrescato il giorno
prima + 80 g latte (ric. origin. 1/2
cubetto lievito birra + latte q.b)
+
500
g farina 00 (io 250 g semola di grano duro +
250 g farina 0)
100
g zucchero (ric. origin. ½ bicchiere di zucchero)
1
uovo codice 0
120
g circa latte (ric. origin. acqua + latte
q.b.)
buccia
di limone (o di arancia) bio
1 pizzico sale
1 pizzico sale
50
g olio evo delicato (ric. origin. 2
cucchiai)
Ripieno**
500
g ricotta vaccina
1
uovo codice 0
200
g zucchero
2
cucchiai rasi farina 0
½
bacca vaniglia
Finitura
latte
per pennellare
zucchero
a velo
Preparazione.
1.
Sciogliere il lievito madre in 80 g di latte tiepido, mescolando bene, sino ad
ottenere una pastella semiliquida, coprire con pellicola alimentare ed
attendere l’avvio della lievitazione (dovrà
aumentare di volume).
2.
Successivamente impastare (se si usa
la planetaria, usare il gancio a K) con la farina, il latte (versandolo gradualmente e quanto ne necessita l'impasto, poiché ogni farina ha un grado di assorbimento diverso), l’uovo sbattuto, lo
zucchero, la scorza grattugiata del limone* e l’olio, lasciando il sale per ultimo.
3. Lavorare il composto a bassa velocità ed in seguito
aumentare progressivamente (sostituire il
gancio), finché non incorda, cioè diventa liscio ed elastico e si stacca
dalle pareti della ciotola (l’impasto
dovrà risultare morbido e leggermente appiccicoso: ho impiegato più di 10’)
e fare la “prova velo” (prendendo una
parte di pasta tra le dita e tendendola, questa non deve strapparsi). Ribaltare
l’impasto su un piano infarinato, appiattirlo e piegarlo a tre, formare un
panetto, facendolo girare tra le mani (pirlatura)
e riporre a lievitare finché non triplica il volume iniziale in un
contenitore stretto ed alto, coperto con pellicola alimentare, in un luogo al
riparo da correnti d’aria (io nel forno tiepido
per tre ore, in modo da avviare la lievitazione e successivamente per tutta la
notte, nel ripiano meno freddo del frigo).
4. Ripieno.
Lavorare con le fruste la ricotta, unitamente allo zucchero ed ai semi di
vaniglia, quindi incorporare la farina e l’uovo.
5. Successivamente (nel mio caso il mattino dopo) riportare a temperatura
ambiente l'impasto, sgonfiarlo, pesarlo e dividerlo in due parti uguali:
realizzare con una metà le rose e con l’altra metà la spirale (una grande o due piccine, come quella
fotografata).
5a) Brânzoaice
trandafiri (Rose): dalla prima metà
ricavare (con il metodo della
“strozzatura”, prelevando piccoli quantitativi di impasto, tra il pollice e
l’indice e serrarli, fino a staccarli) delle palline di 40 g (ne ho ottenuto circa 12), stenderne
ognuna con il matterello, dando una forma circolare e far riposare qualche minuto, perché la pasta si
stabilizzi e si ritiri.
Praticare 6 tagli regolari (come da foto), in modo da ottenere i petali, disporre un cucchiaio
di ripieno al centro, chiudere un petalo sì e uno no e richiudere gli altri tre
petali,
Disporre le roselline su una teglia e lasciarle
lievitare ancora (nel mio caso una
mezz’ora in forno riscaldato a 30°C e poi spento: non devono lievitare molto).
5b) Brânzoaice (“Spirale”): dividere
ancora in due parti, la seconda metà dell’impasto ed ottenere due strisce
lunghe e strette.
Spalmare sulla prima il ripieno, ed arrotolare,
formando un cordone, la cui giunzione dovrà andare verso il basso. A questo
punto partendo da un’estremità, cominciare ad arrotolare la spirale su se
stessa e disporla in una teglia rotonda.
Procedere nello stesso modo con la seconda e lasciarle
lievitare ancora (nel mio caso una
mezz’ora in forno riscaldato a 30°C e poi spento).
6. Infine pre riscaldare il forno a 200°C, lucidare la
superficie delle brioches spennellandole
con il latte ed infornare fino a doratura.
Sfornare, far freddare e spolverizzare con zucchero a
velo.
* Consiglio:
la mamma della mia amica ha un piccolo
trucco che trovo molto utile: grattugia la scorza di limone o di arancia bio,
la mescola allo zucchero e la conserva in frigo in un barattolo di vetro, in
modo da averla sempre pronta all’uso.
Note
** Le
dosi del ripieno si riferiscono all’utilizzo di metà pasta per la realizzazione
delle rose e metà per la realizzazione di due “spirali”. Se si opta per la sola
versione “spirale”, potrebbe essere sufficiente il ripieno dimezzato.
- Se si
utilizza il lievito di birra, i tempi di lievitazione saranno ridotti
oh mon Dieu!!! *.* quelle rose sono meravigliose... E soprattutto piene di ripieno! Caspiterina che goduria, le devo provare!!! Smacketti grandi :-******
RispondiEliminaTutto merito del tuo signor lievito m :)
EliminaNon avevo mai sentito parlare di questo dolce. Ha l'aria di essere un dolce lieve e suadente, e dal sapore garbato. La versione roselline è davvero scenografica ma probabilmente la spirale rimane più soffice
RispondiEliminaIo personalmente ho adorato la spirale ...
EliminaColpita al cuore...
RispondiElimina:)
EliminaChe belle e che buone...e poi con olio....be' insomma assolutamente perfette!!!!
RispondiEliminaLe proverò presto...la forma è bellissima!!!!!!!!!
Un abbraccio
monica
:-)
EliminaQuanti ricordi mi risvegli con questo dolce, uno dei miei preferiti! Ti sono venute benissimo, complimenti di cuore!
RispondiEliminaGrazie di ♥
EliminaBelle e assolutamente deliziose! *_*
RispondiElimina:-)
EliminaQuello che passa per le tue mani diventa sempre un capolavoro di gusto e di eleganza gastronomica. Passa il tempo ma da te ho sempre da imparare tanto. Ma quando ci sentiamo piuttosto...questa volta abbiamo davvero sorpassato di gran lunga i nostri silenzi...e bisogna porre rimedio. Un super abbraccio e ti do notizia di questa....ah apppppproposito...ho una ricetta già fatta (salata) che è una tua idea leggermente rivista da me, ma l'anima della preparazione è tua...non appena scarico le foto te le giro ;)
RispondiEliminaSono curiosissima ....
EliminaE' vero non ci sentiamo d a troppo tempo :(
wow, bellissime le rose, ma sto scoprendo che i runeni hanno golci molto particolari, buoni ed anche laboriosi, questa mi ha colpito, la salvo perchè il moroso di mia figlia è rumeno e se dura voglio fargli una sorpresa preparare questo dolce in suo onore, grazie
RispondiEliminaDopo questa bontà, devo chiedere a Daniela di insegnarmi qualche altra delizia :)
EliminaSto andando sotto la pioggia a prendere il lievito di birra. Le roselline le faccio per il cookie swap di domenica di sicuro. Ma anche questa sera. Grazie e complimenti per la luce delle immagini.
RispondiEliminaCi tengo a sapere che ne pensi :)))
EliminaSono semplicemente incantevoli, non si può che rimanere incantati davanti alla tua bravura, adesso mi organizzo! :)
RispondiEliminaNessuna bravura, te lo assicuro, sono semplicissime da fare :)
EliminaMa che belle roselline! Un dolce che non conoscevo, deve essere buonissimo!
RispondiEliminaIn famiglia sono piaciute tantissimo :)
Eliminabellissime le rose! che bel dolce, mi stupisco sempre della varietà di ricette possibile :-D
RispondiEliminaVerissimo :)
Eliminahanno un aspetto divino! Le farò appena possibile! :D
RispondiEliminaE quando gia' stavo rinunciando perche' sprovvista di stampo a roselline, mi hai svoltato il sorriso.
RispondiEliminaSei bella Mile, e non sai nemmeno quanto.
Nessunissimo stampino, un semplice m'ama non m'ama di petali da chiudere ....
EliminaMa grazie, leggendoti ho imparato una ricetta stupenda!!!! Sei unica!!!
RispondiEliminaDi mio c'è ben poco, ma ti ringrazio :)
EliminaTu lo sai, Milena, che questa meraviglia sarà nel mio forno sabato????
RispondiEliminaFantastiche davvero queste rose e queste spirali con il morbido ripieno che mi ricorda vagamente quello dei cannoli siciliani!
E... sai una cosa? Pure io faccio come la mamma della tua amica per conservare le scorze di agrumi. Solo, per dosarle in modo più preciso uso i vasetti micro delle marmellatine degli hotel e in ognuno metto 1 cucchiaino di zucchero e la scorza grattugiata di 1 limone o 1 arancia bio. :-)
Un abbraccio!!!
Sei grande Mapi e forse non lo sai: sperimenterò presto il tuo metodo, perché mi hanno promesso delle arance bio :)
EliminaImpossibile non rirpodurle...anche se mai mi verranno così bene!
RispondiEliminaInvece la riuscita è sicura, credimi :)
EliminaLe rose sono eleganti e splendide, hai ragione...ma la spirale è un compendio di morbidezza e voluttà!!! :))) Dev'essere buonissima!!
RispondiElimina:-)
EliminaGrazie mille :)
RispondiEliminaFormatura bellissima! grazie mille...te la rubo:))))
RispondiEliminaFammi sapere :)
EliminaCiao Milena,
RispondiEliminaaffascinata dalle tue roselline mi ero segnata questa ricetta, ma solo recentemente ho avuto modo di provarla. Purtroppo ho combinato un pasticcio (ricotta troppo bagnata e uovo troppo grande) e non sono riuscita a provare le forme che hai proposto, per cui ho trasformato il tutto in una specie di torta ripiena che è stata molto apprezzata. La pasta è ottima!
Grazie,
Simona
Grazie per essere passata: mi fa piacere raccogliere i giudizi di chi prova nelle proprie cucine le ricette che propongo, ma sopratutto sono felice che sia stata di vostro gradimento :)
EliminaUn abbraccio :)
Meravigliosi! Sono arrivata qui dal blog di Staximo, e sono rimasta incantata da queste roselline... impossibile non provarle! La ricetta intanto l'ho stampata e l'aggiungo a quelle in evidenza, spero di riuscirci presto.
RispondiEliminaSai che anch'io ho l'abitudine di grattugiare le scorze delle arance bio che mangio, e di conservarle mischiate allo zucchero, chiuse in un recipiente in frigo? La dritta l'ebbi molto tempo fa da un'amica di Bassano del Grappa... chissà che non sia la mamma dell'amica tua? ;-)
Ciao!
Piacere di conoscerti e grazie per il commento: se provi le roselline, fammi sapere :)
EliminaLa mamma della mia amica è rumena ...
Eh no, decisamente non sono la stessa persona, allora... a presto! :-)
EliminaE' da una vita che voglio provare queste roselline!
RispondiEliminaOra che ho trovato la versione a lievitazione naturale non possono più aspettare...:)))))))))))))
Grazie per questa squisita condivisione :*
Se le provi, fammi sapere :)
EliminaGrazie a te :)