Qual è il limite in cucina tra lecito e illecito etico-morale?
Me lo sono chiesto al momento di eseguire la ricetta che segue, di Roberto Petza, talentuoso chef sardo che con la stessa si è conquistato il titolo di Ambasciatore del Radicchio per la stagione produttiva 2008-2009.
Nell’esecuzione, seguendo l’ispirazione del momento, ho sostituito l’ingrediente principe, il radicchio con il carciofo, la copertura di mandorle con le nocciole ed il cremoso letto di fonduta con una liquida salsa: un crimine!
Che rimane della ricetta originale? L’idea!
Ma di vero reato si tratta?
Probabilmente anche il pubblico ministero più integerrimo che volesse andare a fondo delle sue determinazioni e formulare un’imputazione, si scontrerebbe davanti ad una sentenza di proscioglimento perché il fatto non sussiste.
Probabilmente il giudicante, dismessi i panni di tertium, procedendo all’assaggio ed esternando la sua opinione personale, direbbe che la ricetta di un grande è irripetibile da altri che non sia lo stesso e di conseguenza qualsiasi realizzazione, altro non è se non una pallida copia. Dunque eseguirla alla lettera o mutarne il paradigma procedimentale, fermo restando l’idea che ne è lo spirito, "non è un illecito", ma qualcosa di simile ad “un possibile, potenziale, seppur profano sviluppo di quell’idea geniale”!
Lasciando il campo delle mere probabilità, in pralina stat veritas!
Per consentivi di scegliere la legalità ho trascritto la ricetta, racchiudendo tra parentesi gli ingredienti originali, quanto a me prevedo a breve il pericolo di recidiva.
Pralina di carciofi in salsa di pecorino
Ingredienti x 4
Pralina
4 carciofi (r.o. 4 cespi di radicchio tardivo)
(r.o. 1 baffa di bottarga di muggine di circa 60 g)
60 g granella di nocciole (r.o. di mandorle fresche)
la scorza di un lime tritata finemente
olio extra vergine d’oliva
1 scalogno tritato
1 spicchio d’aglio
sale grosso
pepe di mulinello
1/2 bicchiere di vino rosso liquoroso (r.o. Anghelu Ruju)
1 cucchiaino di miele
Salsa (r.o. fonduta)
2 cucchiai di pecorino grattugiato (r.o. 200 gr di pecorino di media stagionatura a cubetti)
1 spicchio d’aglio
130 ml latte (r.o. latte qb)
Preparazione
Salsa. Scaldare il latte, aromatizzato all’aglio e sciogliervi il pecorino, quindi allontanare dal fuoco.
[r.o. Fonduta. Mettere il pecorino in un contenitore con lo spicchio d’aglio, ricoprirlo con il latte e lasciarlo in ammollo per almeno una notte. Il giorno dopo mettere a bagnomaria il pecorino e il latte, farlo fondere, togliere lo spicchio d’aglio e raffreddare in frigorifero.]
Pralina. In una casseruola larga e bassa far scaldare 4 cucchiai d’olio extra vergine, aggiungere lo spicchio d’aglio, il cucchiaino di miele e lo scalogno. Far sudare a fuoco lento: quando lo scalogno sarà ben imbiondito aggiungere i cuori di carciofi (radicchio), salare, far rosolare per qualche minuto e bagnare con il vino (l’Anghelu Ruju). Continuare a cuocere sino ad avere un composto bello morbido e omogeneo. Aggiustare di sale e mettere in frigorifero a rassodare.
Una volta freddo, tagliuzzare grossolanamente i carciofi, preparare delle polpette della grandezza di una noce e passarle in un trito di nocciole (r.o. mandorle fresche, bottarga e lime) formando le praline. Scaldare la salsa (r.o. fonduta a bagnomaria), servirla nei piatti fondi e collocare al centro una pralina [riscaldata leggermente sotto una salamandra].
Fare un giro d’olio extra vergine e servire.
Lenny, vuol dire che
RispondiEliminahai fatto un bel
inguacchio? ahahah
Buona Domenica
Nino
che bella ideuzza.....mi piacciono gli esperimenti.....ciaooo!!!
RispondiEliminaChe delizia! meno male che hai avuto l'ispirazione perchè io amo i carciofi, e non tanto il radicchio ... per cui non avrei potuto apprezzare! Complimenti!!!!
RispondiEliminae se dipingessi un vaso di girasoli ma al posto dei girasoli ci mettessi le margherite?
RispondiEliminaHai fatto un bel lavoro perchè le idee sono di tutti, il talento sta nel svelarle non nel costituirle proprie. Un grande chef avrà sempre la capacità di svelare nuove idee, marciando sempre un passo avanti.
ciò detto, la tua creazione mi sembra un bocconcino davvero sfizioso. Un antipasto formato ferrero-roche per chi ha "voglia di qualcosa di buono", stavolta al pecorino.
Michelangelo
Buongiorno.Abbiamo finito alle 2 di tradurre in inglese il nostro ultimo post e siamo già quà.....non abbiamo sentito le sveglie.....per forza, Sabrina si è svegliata un ora prima ed io me ne sono accorto solo dopo 2 chilometri che guidavo. Andiamo a fare colazione... Buona giornata. Bella la pralina!
RispondiEliminamolto intrigante l'abbinamento buona domenica
RispondiEliminanino - piutttosto come sottotitolo vedrei un "Liberamante tratto".
RispondiEliminaIn realtà il preambolo iniziale aveva lo scopo di sfatare il tanto venerato mito dell'intangibilità delle ricette d'autore
astrofiamamnte - BENVENUTA: gli esperimenti sono ciò che rendono il cucinare, un'attività piacevole e creativa
twostella - BENVENUTA: preparo e mangio con gusto, tutto ciò che è vegetale. La sostituzione radicchio-carciofo è nata dalla necessità di utilizzare gli ultimi carciofi a disposizione, ma mi fa piacere che sia stata di tuo gradimento
michelangelo - in fondo la cucina è un "organismo vivente" e ogni ricetta racchiude infinite possibilità di realizzazione: perchè circoscriverla in una visione rigida e statica?
luca&sabrina - buona giornata anche a voi
marcella candido cianchetti - buona domenica anche a te
mmm interessante!!!
RispondiEliminaci provo :-)
silvia
non credo che tu corra alcun pericolo la tua idea é frutto di un'altra idea non da meno goduriosa..anzi come dire un'alternativa a chi non ama il sapore del radicchio e preferisce i carciofi...magari l'imputazione maggiore sarà a mio carico perché ho l'intenzione...é quindi volontà...di copiare la tua versione...pero'si puo' punire il piacere del gusto??? un affettuoso saluto e te e alla mia terra del sole..(qui fa freddo)
RispondiEliminatrovo questo esperiemnto, molto interessante vediamo che viene fuori
RispondiEliminalenny trovami una scienza meno esatta della cucina.
RispondiEliminadetto questo e mancando qualsiasi empirismo coificato pur potendo con cognizione di causa asserire che Roberto Petza è un grande non posso che complimentarmi (e sono certa che anche roberto petza sarebbe d'accordo)
intanto togli le noccioline che sono allergica (sissamai dovessi invitarmi a cena...sarebbe una cena con il morto)
tutto questo sproloquio commentativo per dirti che ho completato il mio meme
buon inizio di settimana
RispondiEliminauna pralinatura salata è un'idea molto originale e stuzzicante, il tuo reato io lo assolverei di certo, i carciofi così proposti assumono un aspetto da gran chef SLURP :-P
RispondiEliminaFrancesca
bellissima idea, appena passato il ciclone nascita Ginevra (si sta facendo un po' aspettare ...) la provo a preparare perchè mi sembra ottima!
RispondiEliminasilvia - è una preparazione che ti conquisterà
RispondiEliminamariluna - vedo che sono in buona compagnia: tra impenitenti del gusto ci si intende a meraviglia
ghunter k. fuchs - poi fammi sapere
enza - già, la cucina non è una scienza esatta, ma qualcosa di duttile e creativamente giocoso, con delle regole "riscrivibili" con moderazione ed equilibrio
marcella candido cianchetti - buon inizio settimana anche a te
francesca - saresti un giudice-amico o un giudice-super-partes nell'emettere al tua sentenza di gusto?
max lapiccolacasa - in bocca al lupo per il vostro lieto ciclone: chissà se piacerebbe anche a Ginevra?
bell'esperimento cara!
RispondiEliminaSei davvero creativa Lenny, non c'è che dire... a me una ricetta simile non sarebbe mai venuta in mente, complimenti! Peccato solo che io non sia un'amante della bottarga...
RispondiEliminaUn bacio!
non ci posso credere! lenny, sai che io ero fra coloro che hanno votato per petza alla cena del concorso, a roma? :D era veramente il piatto migliore, la sua pralina di radicchio, seguita a ruota, secondo me, dalla carbonara di bistarelli e dal dolce al radicchio di agata parisella. intanto mi segno la tua ricetta... brava: mi piace il tuo tributo al bravo chef! ;-)
RispondiEliminaMa che meraviglia! Complimenti per il blog... mi sa che ti linko subito.
RispondiEliminaA presto
Gialla
In cucina non esistono reati, tutto è lecito!!! Mal che vada viene qualcosa di non proprio buono (cosa che a te, brava come sei, non succederà mai), ma comunque bisogna sempre seguire l'istinto e il desiderio del momento (oltre agli ingredienti che si hanno a disposizione ;P ).
RispondiEliminaIn uqesto caso le tue varianti mi sono molto gradite!!! Brava come sempre cara Lenny
Ciao lenny! Bell'idea, mi piace, anche pechè prendere una ricetta e modificarla è indice di genialità! Mi piace sperimentare con nuovi ingredienti e dare spazio alla fantasia che uno ha :))
RispondiEliminaDirei che la tua scelta degli ingredienti è prorpio azzeccatta!
Buon inizio settimana :-D
Lenny gurda che se hai bisogno di un avvocato io ci sono anche perchè considerato il risultato sono tra gli innocentisti
RispondiEliminagrazie di aver aderito alla cena degli azzurri! e grazie per avermi fatto scoprire il tuo blog che sta per aggiungersi ai miei preferiti!a presto!
RispondiEliminasere - le sperimentazioni sono il "sale" della cucina!!!!
RispondiEliminacamomilla - non ho merito: ho solo editato (forse a torto) la ricetta di un grande
salsadisapa - non so se parliamo dello stesso dolce, ma ho in mente di ....
giala - BENVENUTA e grazie per i complimenti
dolcetto - poichè proprio non si può assecondare il proprio istinto nella vita, non ci resta che farlo in cucina
carla - in ogni caso, non si deve trattare di licenze assolute: per esempio è importante rispettare il dosaggio o le proporzioni tra gli ingredienti o ....
Bè non è poi così facile, ma è bello provarci
ciboulette - ho un rapporto di amore-odio con il legal world !!!!!!!!!
cocò - sapevo di poter contare su di te!
dolcezza - grazie a te e BENVENUTA
ma che spettacolo!
RispondiEliminama che brava che sei!!!
love
tantissimi bacettilennymia*