Ricetta-terapia
Ciò che a primo acchito, potrebbe mostrarsi come un poco interessante anacronismo, ad un esame più attento può invece rivelarsi un’utile metodologia terapeutica: una manualità sgombra-pensieri, un esercizio di pazienza, una dimensione di placida fattività, un momento di lettura interiore o di complicità con chi voglia occasionalmente dare un contributo, mestolo alla mano.
È consigliabile sperimentare questa forma di terapia, dedicandosi alla preparazione di confetture di frutta di stagione (da smaltire) o altre ricette che richiedono lungo tempo: i benefici saranno immediati!
Ciò che a primo acchito, potrebbe mostrarsi come un poco interessante anacronismo, ad un esame più attento può invece rivelarsi un’utile metodologia terapeutica: una manualità sgombra-pensieri, un esercizio di pazienza, una dimensione di placida fattività, un momento di lettura interiore o di complicità con chi voglia occasionalmente dare un contributo, mestolo alla mano.
È consigliabile sperimentare questa forma di terapia, dedicandosi alla preparazione di confetture di frutta di stagione (da smaltire) o altre ricette che richiedono lungo tempo: i benefici saranno immediati!
Se poi è tempo di vendemmia e l'uva regna sovrana, perché non perdersi (per poi ritrovarsi) nella preparazione certosina di questa confettura che conserva la memoria dei chicchi, nella consistenza e si esprime con un animo aromatico, dalle note officinali macerate nella vinaccia?
Confettura d’uva bianca alla grappa di erbe officinali
Ingredienti
4 kg uva bianca
600 g zucchero
1 bicchierino grappa alle erbe officinali
Preparazione
Sgranare ogni singolo chicco dal raspo, lavare bene e disporre ad asciugare. Armarsi di pazienza e coltello e privare ogni chicco dei relativi vinaccioli. Ad operazione ultimata, travasare il tutto in una pentola capace, unirvi lo zucchero e fare andare sul fuoco, rimestando di tanto in tanto, fino ad aumentarne al frequenza quando si avvicina il momento dell’ebollizione.
Ingredienti
4 kg uva bianca
600 g zucchero
1 bicchierino grappa alle erbe officinali
Preparazione
Sgranare ogni singolo chicco dal raspo, lavare bene e disporre ad asciugare. Armarsi di pazienza e coltello e privare ogni chicco dei relativi vinaccioli. Ad operazione ultimata, travasare il tutto in una pentola capace, unirvi lo zucchero e fare andare sul fuoco, rimestando di tanto in tanto, fino ad aumentarne al frequenza quando si avvicina il momento dell’ebollizione.
Cuocere per 1 ora e 45’ circa e procedere con la prova piattino (prelevare un po’ di confettura con un cucchiaino e lasciare cadere una goccia su un piatto che deve restare compatta. Se la goccia scivola via, proseguire la cottura per il tempo necessario mescolando ripetutamente).
Spegnere, aggiungere la grappa alle erbe officinali, frullare 1/3 della confettura e invasarla ancora calda nei vasetti sterilizzati (posti a freddo in una pentola capace piena d’acqua e portati ad ebollizione), chiudendo con la relativa capsula ed infine capovolgerli. (L’operazione di capovolgere i vasetti, dopo averli riempiti e chiusi ermeticamente, permette l’eliminazione dell’ossigeno che a contatto con l’alimento ne accelererebbe, attraverso l’ossidazione, il processo di degradazione).
Per me porre attenzione ai passaggi di una ricetta è una splendida terapia sia per la salute sia per l'umore :-) Baci
RispondiEliminaHa una splendida consistenza!
RispondiEliminaElga
che bell'aspetto....
RispondiEliminasi ci sono certe preparazioni che hanno veramente un effetto terapeutico...a me rilassa molto fare il pane...
RispondiEliminaUn bacio
Fra
Mi piace molto, la vedrei perfetta per accompagnare una fetta di cake semplice semplice, insieme ad una tazza di tè forte.
RispondiEliminaDelizioso comfort food :D
sembra proprio delicatissima ;)
RispondiEliminaconcordo appieno con la cucino terapia!E questa confettura...che delizia!
RispondiEliminabacione
saretta
che bel accostamento :) è una confettura molto interessante!
RispondiEliminatwostella - difatti il desiderio di sperimentare nuove ricette è stimolato dal senso di appagamento che deriva dalle preparazioni gastronomiche
RispondiEliminaelga - a differenza delle altre confetture, la consistenza è data dai chiccchi d'uva che anche in cottura non si disfano completamente
dolcienonsolo - la sua particolare aromaticità, non è da meno
fra - il pane per me è una frontiera da varcare
elisabetta - di confort food c'è tanto bisogno in alcuni momenti della giornata!
mirtilla - è di una dolcezza fruttata leggermente alcolica!
saretta - certo per le lunghe preparazioni terapeutiche bisogna avere del tempo a disposizione (un bene un pò raro), ma a lavoro ultimato la stanchezza cede il passo alla gratificazione
ciciuzza - si tratta di una confettura che mia madre preparava sempre negli anni della mia infanzia, nel periodo di vendemmia, quando ricevevamo tanta uva appena raccolta.
Quest'anno ho voluto recuperare quel sapore, enfatizzandolo con questa grappa che trovo molto gradevole
Ho pensato al tuo post stamattina, mentre preparavo della marmellata di mele e uva bianca. L'uva era dolcissima e senza vinaccioli. In questo modo, non ho dovuto esercitare molta pazienza.
RispondiEliminaE' davvero interessante come le nostre frequentazioni quotidiane, anche se virtuali, ci uniscano nelle azioni e nei pensieri.
RispondiEliminaCiao
Lenny questa è meravigliosa!!!
RispondiEliminalory - detto da te ...
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